Entrano in una grotta e trovano disegni di 30.000 anni fa: la scoperta ridefinisce la storia
Nel 1994 lo speleologo Jean-Marie Chauvet ha scoperto nella regione dell'Ardèche (Francia meridionale) una grotta che avrebbe cambiato per sempre parte di quello che sappiamo sull'arte preistorica. Accompagnato da due colleghi, Chauvet aveva deciso di esplorare quella zona perché convinto che nascondesse reperti importanti e così, dopo lunghe e impegnative ricerche, si è imbattuto in una grotta contenente pitture parietali risalenti al Paleolitico superiore (40.000-10.000 anni fa).
L'importanza di questa scoperta consiste nell'impressionante maestria con cui sono state realizzate le pitture, non rintracciabile in altri siti di datazione simile, e nello stato di conservazione in cui è stata ritrovata l'area.
Gli studiosi ritengono che l'ingresso alla grotta fosse stato bloccato da una serie di frane avvenute circa 21.500 anni fa; proprio l'accumulo dei detriti ha permesso la perfetta conservazione dell'ecosistema al suo interno.

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