Come facevano i saloon del vecchio west e chiudere le porte di notte? Non è così scontato

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di Gianmarco Bonomo

02 Giugno 2024

Riproduzione delle famose porte di un saloon del vecchio west
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L’immaginario del vecchio west è parte della nostra cultura ormai da decenni, grazie a tantissimi film e tantissime storie ambientate nella frontiera americana. Pur nelle diverse declinazioni del genere western, un elemento costante sembra ripetersi: i cowboy si ritrovano per giocare, bere e festeggiare al saloon, dove entrano dopo aver varcato le iconiche porte a ventola. Queste porte sono utilizzate ovunque ma non offrono molta sicurezza: come facevano i saloon del vecchio west a chiudere le porte di notte? Scopriamolo insieme!

Come facevano i saloon del vecchio west a chiudere le porte di notte?

A vedere un film western, anche i più moderni e meno intrisi di ideologia, ci si imbatte nelle classiche porte dei saloon. Le due ante si aprono e chiudono ma non coprono tutta l’entrata del saloon e, proprio per questo, non offrono una grande sicurezza. Ma allora come facevano i saloon del vecchio west a chiudere le porte di notte?

Innanzitutto, dobbiamo sfatare un mito: la maggior parte dei saloon aveva delle normalissime porte, non tanto diverse da quelle che utilizziamo ogni giorno. Alcuni saloon, specialmente nelle zone più calde degli Stati Uniti, potevano anche utilizzare delle porte a ventola, che tuttavia non erano le uniche porte del saloon. Oltre a queste, infatti, i locali del vecchio west avevano anche porte più robuste all’esterno, impiegate in caso di maltempo oppure per chiudere durante le ore notturne o mattutine.

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Le porte a pipistrello dei saloon: a cosa servivano?

Entrata di un saloon in Nevada all'inizio del Novecento

Public domain

Tanto iconiche quanto singolari, le porte a ventola dei saloon non erano così diffuse come i film western sembrano lasciare intendere, ma erano comunque abbastanza utilizzate. Dopo aver visto come facevano i saloon del vecchio west a chiudere le porte di notte, viene naturale chiedersi a cosa servissero le porte a ventola.

Chiamate anche batwing doors, o porte a pipistrello, queste particolari porte avevano diversi vantaggi. Innanzitutto, permettevano di creare una soglia fra l’esterno e l’interno del locale dando un po’ di privacy all’interno senza tuttavia sbarrare l’accesso agli avventori. In secondo luogo, permettevano una buona ventilazione di quegli spazi affollati con persone che fumavano di continuo sigari e sigarette. Infine, rendevano più semplice l’accesso di cowboy con bisacce pesanti all’interno.

Un vecchio west pieno di luoghi comuni

Wayne Hsieh/Flickr - CC BY-NC-SA 2.0 DEED

Pur rappresentando il “luogo comune” per eccellenza del vecchio west, il saloon ha dato vita a uno dei “luoghi comuni” più diffusi oggi. Come abbiamo visto, infatti, le porte a ventola avevano una certa utilità ma non erano così utilizzate come pensiamo. Inoltre, l’immaginario western cinematografico ha portato anche ad altre credenze e stereotipi che non corrispondevano al vero. Per esempio:

  • il vecchio west non era un territorio senza legge, e anzi aveva leggi federali e territoriali, tribunali e sceriffi;
  • i cowboy non erano pistoleri solitari ma lavoratori dei ranch che conducevano il bestiame, mentre i conflitti con i nativi americani erano il frutto di dispute territoriali o sulle risorse;
  • il vecchio west era popolato da afroamericani, asiatici e ispanoamericani, e non soltanto da cittadini di origine europea e nativi americani;
  • le città del vecchio west erano centri economici e commerciali in crescita e, in alcuni casi, anche centri culturali.

I film western hanno contribuito a cementare un immaginario in gran parte falso, eppure verosimile. L’idea di una frontiera in cui le normali leggi non funzionano ha da sempre affascinato l’uomo, a partire dai racconti della Grecia classica ed ellenistica, fino ad arrivare al vecchio west e alla vita dura dei cowboy. In fondo, le porte del saloon e gli altri luoghi comuni rappresentano proprio questo: un mondo in larga parte non esistente, ma capace di stimolare e incuriosire la nostra immaginazione.

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