Scarpe prodotte con bottiglie di plastica e reti da pesca illegali: così la moda diventa green

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di Claudia Melucci

17 Giugno 2016

Scarpe prodotte con bottiglie di plastica e reti da pesca illegali: così la moda diventa green
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A porre l'accento sul preoccupante tasso di inquinamento a cui sono sottoposti gli oceani, e in generale tutti i mari, non sono solo le associazioni ambientaliste, ma stavolta è il rinomato marchio sportivo Adidas stesso: lo fa lanciando una nuova linea di scarpe da corsa create con gli scarti di reti da pesca, i primi a causare seri danni alla fauna marina. In particolare, ogni scarpa è fabbricata riciclando 16 bottiglie di plastica e 13 grammi di reti. Un'idea nata dalla collaborazione con l'associazione attivista Parley for the Oceans, che mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'inquinamento marino e sui cambiamenti climatici. 

via smellgist.blogspot.it

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Adidas commercializzerà soltanto 50 esemplari di queste scarpe: il numero limitato è dovuto alla difficile conversione dei materiali di riciclo in fibre resistenti e di qualità per una scarpa di alto livello.

Adidas commercializzerà soltanto 50 esemplari di queste scarpe: il numero limitato è dovuto alla difficile conversione dei materiali di riciclo in fibre resistenti e di qualità per una scarpa di alto livello.

Non è tanto la plastica a creare difficoltà nella creazione di fibre tessili, quanto le reti da pesca: oltre ad emanare un odore sgradevole, il nylon di cui sono costituite è molto resistente e richiede di essere prima ridotto in una polvere fine e poi sintetizzato in fibra tessile. 

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Le bottiglie di plastica e le reti da pesca provengono simbolicamente da alcuni dei paesi più colpiti dall'inquinamento marino, tra cui le isole caraibiche e la Giamaica.

Le bottiglie di plastica e le reti da pesca provengono simbolicamente da alcuni dei paesi più colpiti dall'inquinamento marino, tra cui le isole caraibiche e la Giamaica.

I volontari della Parley for the Oceans illustrano alle persone locali materiali alternativi alla plastica, e insegnano loro il riciclo e il rispetto dell'ambiente.

I volontari della Parley for the Oceans illustrano alle persone locali materiali alternativi alla plastica, e insegnano loro il riciclo e il rispetto dell'ambiente.

I materiali raccolti in questi paesi non vengono esclusivamente inviati alle fabbriche Adidas, ma anche a diversi istituti di design, per promuovere il riciclo anche in questo ambito.

I materiali raccolti in questi paesi non vengono esclusivamente inviati alle fabbriche Adidas, ma anche a diversi istituti di design, per promuovere il riciclo anche in questo ambito.

Le reti utilizzate dalla Adidas sono delle reti illegali: le maglie permettono soltanto alla testa del pesce di entrare, e non al suo corpo.

Le reti utilizzate dalla Adidas sono delle reti illegali: le maglie permettono soltanto alla testa del pesce di entrare, e non al suo corpo.
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In questo modo, se il pesce inizia a dibattersi per liberarsi dalla rete, questa scivola oltre le sue branchie impedendogli di scappare.

In questo modo, se il pesce inizia a dibattersi per liberarsi dalla rete, questa scivola oltre le sue branchie impedendogli di scappare.

Questo tipo di reti è stato reso illegale a seguito di insistenti richieste da parte di numerose associazioni attiviste.

Questo tipo di reti è stato reso illegale a seguito di insistenti richieste da parte di numerose associazioni attiviste.
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Il marchio Adidas è stato accusato in passato diverse volte di inquinamento ambientale da parte di Greenpeace: il lancio di questo prodotto sembra essere un primo passo verso una più verde direzione.

Il marchio Adidas è stato accusato in passato diverse volte di inquinamento ambientale da parte di Greenpeace: il lancio di questo prodotto sembra essere un primo passo verso una più verde direzione.
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