Scoperto un pianeta che sembra fatto di zucchero filato: "non sappiamo spiegare come si è formato"

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di Francesca Argentati

17 Maggio 2024

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Al di fuori del nostro sistema solare ci sono diversi pianeti che potremmo definire "singolari" e che in molti casi gli astronomi non riescono a a spiegare, come l'ultimo "arrivato": il pianeta che sembra fatto di zucchero filato.

WASP-193 b, il pianeta super soffice

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L'universo è così vasto e ricco di corpi celesti che le scoperte circa i nuovi esopianeti, quelli cioè che si trovano al di fuori del nostro sistema solare, sono piuttosto frequenti. Tuttavia, alcuni dei nuovi pianeti individuati attirano particolare curiosità per la loro eccentricità. L'ultimo è uno di questi: la sua composizione è estremamente soffice e leggera, tanto da paragonarlo allo zucchero filato.

La sua larghezza è circa 1,5 volte quella di Giove e il nome scelto per identificarlo è WASP-193 b. Sebbene sia più largo del nostro gigante gassoso, la sua massa è soltanto lo 0,139 di quella di Giove: questo significa che è il secondo pianeta più leggero nella lunga lista di pianeti con questa caratteristica. L'elenco comprende infatti 5400 pianeti e l'unico a superare WASP-193 b è Kepler 51 d, il mondo somigliante a Nettuno. Ma dove si trova il "pianeta di zucchero filato"?

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Pianeti enormi con densità piccola: un mistero da anni

WASP-193 b si trova a circa 1200 anni luce dal nostro pianeta e orbita intorno alla sua stella a una distanza pari a 0,7 quella tra il Sole e la Terra. Per completare un'orbita impiega soltanto 6,2 giorni. Con la sua scoperta, si aggiunge un tassello al meraviglioso puzzle dell'universo. Khalid Barkaoui del MIT, Massachusetts Institute of Technology, e coautore della scoperta, ha spiegato: "Trovare questi oggetti giganti con una densità così piccola è davvero, davvero raro. Esiste una classe di pianeti chiamati Giove gonfi e cosa siano è un mistero ormai da 15 anni. Questo è un caso estremo di quella classe."

WASP-193 è stato scoperto dal team della MIT tramite il sistema WASP, Wide Angle Search for Planets, che ha due osservatori robotici, uno per l'emisfero settentrionale e uno nell'emisfero meridionale, oltre a numerosi telescopi.

Il mistero sulla formazione del pianeta "di zucchero filato"

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Il gonfio e soffice pianeta gassoso è stato rilevato dal sistema WASP osservando le microscopiche riduzioni di luce stellare provocate dal suo transito davanti alla sua stella. Julien de Wit del Dipartimento di Scienze della Terra, dell'atmosfera e dei pianeti del MIT e membro del team, ha dichiarato: "In genere, i grandi pianeti sono abbastanza facili da rilevare perché di solito sono massicci ed esercitano una grande attrazione sulla loro stella. Ma la cosa complicata di questo pianeta è che, anche se è grande, enorme, la sua massa e densità sono così basse che in realtà era molto difficile da rilevare solo con la tecnica della velocità radiale. È stata una svolta interessante."

Le osservazioni con WASP hanno impiegato quattro anni per ottenere un segnale leggerissimo ma individuabile. Tuttavia, WASP 193 b sembra contraddire gli attuali concetti relativi alla formazione dei pianeti con il suo essere estremamente "soffice", come ha spiegato il co-autore della scoperta Francisco Pozuelos, ricercatore presso l'Istituto di Astrofisica dell'Andalusia: "Non sappiamo dove collocare questo pianeta in tutte le teorie sulla formazione che abbiamo in questo momento, perché è un valore anomalo tra tutte. Non possiamo spiegare come si sia formato sulla base dei modelli evolutivi classici."

Lo zucchero filato ha una densità di circa, 0,05 grammi per centimetro cubo, mentre quella del pianeta è di 0,059. Da qui, nasce il paragone. Quella della Terra, invece, è di 5,5 grammi. "Il motivo per cui è simile allo zucchero filato è che entrambi sono costituiti principalmente da gas leggeri anziché da solidi. Il pianeta è fondamentalmente super soffice ed è difficile pensare a un materiale analogo allo stato solido" ha chiarito Barkaoui. Si ritiene che WASP-193 b sia costituito, come Giove, principalmente da elio e idrogeno.

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