Altro che Torre di Pisa, questa torre pendente in Italia sta rischiando di crollare

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di Francesca Argentati

03 Aprile 2024

Altro che Torre di Pisa, questa torre pendente in Italia sta rischiando di crollare
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C'è un'altra torre in Italia, oltre a quella di Pisa, che solleva preoccupazioni per la sua eccessiva inclinazione: ecco quale soluzione è stata adottata per evitare un possibile crollo.

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La Torre della Garisenda a Bologna, Italia, è "ad alto rischio crollo"

L'Italia è famosa, per quanto concerne i monumenti, non solo per il Colosseo, ma anche per la Torre di Pisa che si trova in Toscana, nella parte centrale della penisola. La particolarità di questa costruzione è quella di essere "pendente", ma non è l'unica: anche la città Bologna, nella regione immediatamente più a nord dell'Emilia Romagna, c'è una torre in grado di "scipparle" la nomea.

Di fatto, in Italia ci sono ben de torri pendenti: la seconda è proprio la bolognese Torre della Garisenda, che ha suscitato preoccupazione per la sua inclinazione che ha lasciato temere un possibile crollo. Inevitabile, quindi, la ricerca di una soluzione per evitare questa eventualità. Ed è stata trovata. La torre ha un'altezza di 48 metri e venne costruita nel XII secolo, in un periodo particolarmente florido dal punto di vista storico per la città. Tuttavia, duecento anni dopo ha iniziato a "cedere", mostrando i primi segni di inclinazione. Attualmente, il suo angolo è di quattro gradi, persino superiori a quelli della Torre di Pisa oggi, pari a 3,9.

Tuttavia quest'ultima, che fa parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO, nei primi anni Novanta raggiunse un'inclinazione di 4,5 gradi, che richiese un intervento internazionale durato otto anni per evitarne il crollo.

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Per la Garisenda si useranno le stesse attrezzature della Torre di Pisa

Per la Garisenda si useranno le stesse attrezzature della Torre di Pisa

Pablo Cabezos/Wikimedia commons - CC BY 2.0 DEED / RatMan1234/Wikimedia commons - CC BY-SA 4.0 DEED

Il metodo scelto per limitare i rischi è lo stesso adottato per la Torre di Pisa, ricorrendo all'utilizzo delle stesse attrezzature che l'hanno puntellata. Le strade intorno alla Torre Garisenda sono state chiuse in via temporanea alla fine del 2023: questo ha permesso di tenerla sotto controllo, monitorando eventuali cedimenti e rilevando le crepe presenti, giungendo alla conclusione che la struttura era a elevato rischio di crollo.

Matteo Lepore, sindaco di Bologna, ha quindi reso noto che i cavi e i tralicci impiegati per salvaguardare la Torre di Pisa saranno usati anche per la Torre Garisenda, unitamente a impalcature in acciaio "personalizzate". In questo modo la struttura sarà messa in sicurezza e potrebbe anche permettere la riapertura della Torre degli Asinelli adiacente, molto più alta ma meno pendente, con un'inclinazione di 1,3 gradi. Nei prossimi anni, 2025 e 2026, "ci saranno ulteriori lavori di consolidamento e ripristino, che devono ancora essere pianificati” ha spiegato il sindaco, il quale aggiunto che il tempo stimato per l'adattamento delle attrezzature utilizzate per la Torre di Pisa e destinate alla Torre Garisenda è di circa sei mesi.

Torre Garisenda nella Divina Commedia per la sua pendenza

Torre Garisenda nella Divina Commedia per la sua pendenza

Lisavit/ EvelinaRibarova/Wikimedia commons - CC BY-SA 4.0

L'impresa per salvare la Garisenda ha un prezzo complessivo stimato di 19 milioni di euro. Gli step prevedono di adattare ed erigere i due piloni in acciaio e, successivamente, di consolidare le mura della torre, anche tramite l'uso di un composto a base di calce e malta iniettato che non andrà a compromettere la costruzione originale della struttura. A quel punto, verranno tesi i cavi che uniscono i due piloni alle impalcature fissate alla Garisenda, per alleggerire la base della Torre dal peso dell'inclinazione.

Una volta tornata agibile, la Torre potrà tornare a essere un'attrazione di primo piano per i turisti che si recano a Bologna. Sebbene meno famosa della sua "compagna toscana", è stata citata nella "Divina Commedia" di Dante Alighieri proprio per la sua caratteristica pendenza. Non resta che augurarsi che gli sforzi per ripristinarne la stabilità e la sicurezza siano ripagati e che, come nel caso della Torre di Pisa, portino la Garisenda verso una nuova luminosa era.

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