Chi è stato il primo ad usare le forbici ?Origine e invenzione di questo strumento di uso comune
Siamo abituati a utilizzare le forbici all'occorrenza, ma da dove provengono questi strumenti e chi li ha inventati? Scopriamo insieme la loro storia partendo dalle origini.
Le prime forbici hanno circa 3.500 anni
Metropolitan Museum of Art/Wikimedia commons - CC0
Tra gli oggetti di uso quotidiano o frequente, ci sono le forbici, strumenti che impieghiamo per tagliare fogli di carta e altri materiali leggeri e sottoli. Nel tempo si sono evolute in modelli utili a scopi diversi, ma come accade per molte cose di uso comune, in pochi conoscono la loro storia e come sono arrivate nelle nostre mani moderne.
Che siano casalinghe o utilizzate a scopi professionali come tagliare i capelli, adatte a ogni utilizzo o specializzate, anche le forbici hanno un loro passato e origine: ad esempio, chi le ha inventate? La prima cosa che devi sapere è che non si tratta di uno strumento di creazione relativamente recente, ma i primi "prototipi" sono davvero molto datati e affondano le loro radici nell'antico Egitto. Proprio così: scavi archeologici hanno rinvenuto le prime sembianze di forbici in terra egiziana e risalgono al 1500 a.C.
Storia delle forbici, dal Medio Oriente all'Antica Roma e all'Asia
三猎/Wikimedia commons - CC BY-SA 4.0
Queste antiche "forbici a molla" si presentano come un unico pezzo di bronzo modellato per ottenere due lame manovrate da una striscia di metallo apposta sull'estremità opposta alle punte, che le teneva distanti finché non venivano premute con la mano, diventando a tutti gli effetti delle forbici taglienti. Nel tempo, questi primi modelli oltrepassarono le barriere egiziane diffondendosi in altre regioni del mondo, ma gli strumenti che conosciamo oggi sono una creazione degli antichi romani, che nel 100 d.C. adattarono il design egiziano.
Simili a quelle che oggi sono le cesoie, gli utensili dell'Antica Roma erano impiegati per il taglio dei capelli ed erano composti da lame di bronzo o ferro incrociate in un perno centrale situato tra le punte e i manici per l'impugnatura. Sia i modelli romani che egiziano dovevano essere frequentemente affilati tra un utilizzo e l'altro. Successivamente, il design romano è approdato in Corea, Cina e Giappone, dove gli artigiani, grazie alla loro esperienza nella produzione di lame, hanno sperimentato modelli diversi e dai molteplici utilizzi.
Chi ha inventato le forbici come le conosciamo oggi?
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Tuttavia, si ritiene che le prime forbici imperniate come le conosciamo oggi siano un'invenzione risalente al 1761 ad opera dell'inglese Robert Hinchcliffe, che utilizzò l'acciaio fuso e lucidato. Questo materiale si dimostrò non solo resistente, ma anche leggero e duraturo. Nel 1800 le forbici assunsero un aspetto sempre più particolareggiato, con manici elaborati e finemente decorati, ma, in seguito alla Rivoluzione Industriale, tornarono a essere dei semplici strumenti funzionali: semplici, privi di fronzoli e per lo più in acciaio inossidabile.
La paternità delle forbici viene frequentemente attribuita a Leonardo da Vinci, che utilizzava molto spesso per tagliare le sue tele, tuttavia, nonostante il vero autore non sia facile da stabilire, pare proprio che l'artefice di questa invenzione sia Hinchliffe. Del 1893, invece, sono le cesoie dentellate, ideate e brevettate dall'americano Louise Austin.
Oggi, è difficile non trovare almeno un paio di forbici domestiche in ogni casa: questi strumenti non sono solamente utili, ma anche protagonisti di diverse superstizioni: la credenza popolare vuole che, mettendole sotto il cuscino alla fine della gestazione, si favorisca il parto e il taglio del cordone ombelicale. Inoltre, si dice che dare delle forbici in mano a qualcuno potrebbe causare una rottura nella relazione: meglio appoggiarle su un qualunque supporto e lasciare che l'altra persona le raccolga.
Una storia millenaria, dunque, che ha portato a quello che oggi è un oggetto semplici e comune, ma dal ricco passato.
