Hai mai visto questa strana sfera nel mare? La chiamano "bulbo oculare", ecco cos'è in realtà

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di Francesca Argentati

04 Dicembre 2023

Hai mai visto questa strana sfera nel mare? La chiamano "bulbo oculare", ecco cos'è in realtà
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Hai mai visto questo organismo marino? La sua forma inusuale lo fa assomigliare a un bulbo oculare, ma in questo articolo scopriremo insieme di cosa si tratta in realtà e quali sono le sue caratteristiche.

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Il "bulbo oculare", l'alga verde dalla forma sferica

Il "bulbo oculare", l'alga verde dalla forma sferica

Haplochromis/Wikimedia commons - Public Domain

Il mondo è pieno di creature curiose e dall'aspetto bizzarro, che non tutti conoscono o che ancora dobbiamo scoprire. Fra questi c'è un organismo marino dalle sembianze così particolari da sembrare tutto fuorché ciò che è davvero. Si tratta della Valonia ventricosa, ma viene definita anche "bulbo oculare del marinaio" o "uva di mare" proprio per via della sua particolare estetica. In realtà, questa sfera rotonda è un'alga verde piuttosto diffusa in alcuni habitat marini. Inclusa nelle Chlorophyta, appartiene alla famiglia delle Valoniaceae, ed è distinguibile negli ambienti acquatici grazie alla sua forma tondeggiante e il colore verdastro.

La "Saylor's Eye" può essere ammirata durante le immersioni in zone in cui sono presenti le barriere coralline, ma chi non ha mai sentito parlare potrebbe non rendersi conto che si tratta a tutti gli effetti di un organismo vivente, scambiandolo per un qualche oggetto smarrito e finito sui fondali, magari di grande valore. Cosa succede se viene toccato? A quel punto si resterebbe perplessi vedendolo sgonfiarsi, interrogandosi ulteriormente sulla sua effettiva natura. Questa alga verde si trova in mari poco profondi ed è tipica degli oceani tropicali, ma le sue dimensioni la annoverano tra gli organismi unicellulari più grandi dell'intero pianeta.

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Valonia ventricosa, la cellula più grande del mondo

Valonia ventricosa, la cellula più grande del mondo

Alexander Vasenin/Wikimedia commons - CC BY-SA 3.0

La Valonia ventricosa ha un'altra particolarità rispetto alle altre piante: la parete cellulare è normalmente composta da cellulosa, ma in questa variante i cristalli della cellulosa le conferiscono un colore fluorescente, con riflessi argentati. La sua struttura comprende nuclei multipli che si estendono dal centro del vacuolo, ovvero la bolla centrale. I suoi parenti più stretti, le cosiddette alghe bolle, non sono organismi indipendenti, mentre la Valonia ventricosa vive e si riproduce in autonomia, generando colonie figlie in modo del tutto solitario.

Questo organismo è stato al centro degli studi nel campo della biologia per più di un secolo: l'obiettivo degli esperti era quello di scoprire tutti i segreti sul trasporto degli ioni, la formazione delle membrane, i cristalli della cellulosa e comprendere come questi elementi interagiscono nella struttura interna. Dopo oltre duemila ricerche scientifiche pubblicate su questa pianta acquatica, il loro posto nel contesto ecologico non è ancora chiaro: vivendo vicino ai coralli, ad esempio, si hanno ancora poche informazione circa la loro capacità di influenzarne la crescita e lo sviluppo, né quali creature acquatiche se ne nutrano. Tuttavia, ciò che è certo è che la loro comparsa è più frequente nei mesi estivi, mentre durante le stagioni fredde e nei periodi in cui sono previsti monsoni la loro presenza è molto ridotta.

Perché il "bulbo oculare" è così grande?

Perché il "bulbo oculare" è così grande?

HoodedHorse/Reddit

Se ti capita di vedere un oggetto sferico durante un'immersione, nascosto dietro i coralli, dunque, sappi che potrebbe facilmente trattarsi di questa curiosa alga morbida. Tutto ciò che vedi è una singola cellula, nonostante le sue dimensioni siano sorprendenti rispetto alle altre, rendendole di fatto le più grandi della Terra. La grandezza della Valonia ventricosa, tuttavia, è variabile e non tutte raggiungono dimensioni così ampie: possono presentarsi come piccole capocchie di spillo oppure espandersi fino a diventare del tutto somiglianti a un bulbo oculare, dal quale prendono appunto il soprannome.

A permettere a queste cellule uniche di crescere così tanto sono i vari domini citoplasmatici che contengono, ognuno dei quali possiede un proprio nucleo e cloroplasti. La sua particolare struttura fa in modo che, anche se la cellula venisse strizzata per farla esplodere, nascerebbero nuove alghe, dal momento che per svilupparsi in un nuovo bulbo necessitano di un unico nucleo. Ecco svelata la natura di questa bizzarra pallina subacquea, che potrebbe non essere facile da domare in acquario, ma che negli ambienti marini vive e si riproduce indisturbata: almeno finché qualcuno non fa l'errore di scambiarla per un piccolo tesoro sepolto nelle acque! E tu ne hai mai vista una? Conoscevi l'esistenza della Valonia ventricosa?

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