Gli scienziati mappano il codice genetico dell'incredibile medusa capace di vivere in eterno

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di Francesca Argentati

01 Settembre 2022

Gli scienziati mappano il codice genetico dell'incredibile medusa capace di vivere in eterno
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Ringiovanire anziché invecchiare? Sembra fantascienza, una cosa da film, eppure potrebbe diventare realtà e in parte già lo è, almeno per uno degli esseri viventi che popolano la Terra. Se il normale corso della natura è quello di nascere, crescere e poi appassire, fino al termine della vita, per un determinato tipo di medusa non è proprio così, tanto da essere definita "immortale." Gli scienziati, affascinati da questa sua particolare caratteristica, sono riusciti a mapparne il codice genetico per carpirne il segreto.

via NewScientist

Bachware/Wikimedia commons

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Turritopsis dohrnii è una medusa speciale: al contrario delle altre creature terrestri infatti, umani compresi, il suo ciclo vitale non prevede un graduale ma inesorabile decadimento, ma una volta diventata adulta è in grado di invertire il processo di invecchiamento. Durante una determinata fase del suo sviluppo, quando è solo un gambo di tessuto simile a un polipo, questo esemplare si attacca ai fondali marini allo scopo di sopravvivere. Se vi sono le condizioni adatte perché questo accada, è in grado di attivare un meccanismo di clonazione, assumendo infine la tipica forma gelatinosa della medusa.

Una volta giunta a questo stadio, T. dohrnii, esattamente come le altre meduse, inizia a riprodursi. Ma se per le sue simili a questo punto il ciclo vitale è concluso, la specie in questione può invertire la rotta e riprendere la strada verso la fase iniziale della sua vita, ringiovanendo quindi anziché concludere la sua esistenza.

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Pixabay-Not the actual photo

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Per riuscire a individuare il motivo di tale meccanismo, gli scienziati hanno messo a confronto il genoma di T. dohrnii con quello del simile Turritopsis rubra, che però non ha le medesime possibilità: il team ha scoperto che quello della "medusa eterna" presentava il doppio dei geni incaricati alla conservazione e alla riparazione del DNA. Lo studio ha svelato inoltre che questo esemplare possiede una mutazione unica, grazie alla quale viene preservato il deterioramento dei telomeri, le regioni terminali dei cromosomi che ne proteggono le estremità, mentre negli esseri umani, con l'avanzare dell'età, questi tendono ad accorciarsi favorendo l'invecchiamento.

Maria Pascual Torner, autrice principale dello studio, ha affermato che difficilmente le persone potranno avere la stessa possibilità di T. dohrnii: "È un errore pensare che avremo l'immortalità come questa medusa, perché non siamo meduse." In ogni caso, secondo la ricercatrice, questa scoperta può essere utile a comprendere i meccanismi che regolano l'invecchiamento umano, fornendo informazioni interessanti sul deperimento della salute fisica con l'avanzare dell'età.

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