Va a lavorare nel suo giorno libero ma il capo lo rimprovera: "sei in ritardo, mi metti in imbarazzo"

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di Lorenzo Mattia Nespoli

12 Marzo 2022

Va a lavorare nel suo giorno libero ma il capo lo rimprovera: "sei in ritardo, mi metti in imbarazzo"
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Si può essere rimproverati sul lavoro anche se si sta lavorando quando non si dovrebbe? A giudicare dalla storia che stiamo per raccontarvi, sembrerebbe proprio di sì. A condividerla su Reddit è stato un dipendente a cui l'atteggiamento del capo proprio non è andato giù. Il motivo? Dopo essere stato quasi "supplicato" dal datore per recarsi a lavoro in un giorno di riposo, la sua condotta non è stata comunque giudicata positiva, al punto di meritare uno sfogo del capo.

Non è la prima volta che si verificano episodi simili, e molti dipendenti di sicuro potrebbero raccontarne altrettanti. Una cosa è certa: fa riflettere che, nonostante l'impegno e la buona volontà di tante persone sul posto di lavoro sembra che, per chi comanda, tutto questo non sia mai sufficiente e apprezzato. Vediamo nel dettaglio cosa è successo a questo impiegato di 24 anni.

via issathrowaway2/reddit

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Pexels - Not the actual photo

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Il racconto è stato condiviso sulla community Reddit chiamata AntiWork dall'utente @issathrowaway2. "Lavoro presso una piccola impresa di carrozzeria che si occupa di car wrapping - esordisce l'uomo - da quando ho iniziato, circa un anno fa, sono diventato l'installatore principale e ho contribuito a raddoppiare la produzione dell'azienda".

"Il posto di lavoro non è vicino casa - ha proseguito - sono un pendolare e può capitare che ritardi di 5-10 minuti, cosa che i miei capi hanno capito e accettato. Rimango però sempre fino a tardi e vado via spesso per ultimo, per assicurarmi che tutto il lavoro sia stato fatto".

Premesse ottime e non certo scontate, per questo dipendente. Eppure, a giudicare dal seguito del racconto, non è proprio così. "Un cliente amico del mio capo aveva bisogno di un intervento urgente - si legge nel post - il suo unico giorno utile era il sabato, quando io non lavoro, sono a riposo. Il capo mi ha pregato di andare a lavorare, e mi ha detto che potevo andare via prima, visto che avevo un impegno programmato a chilometri di distanza".

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Peccato che poi le cose non siano andate come previsto. "Sono arrivato lì alle 7.50, ho aperto l'officina e quello che doveva essere un lavoro di due ore si è trasformato in una giornata lavorativa di 10 ore, ho dovuto cancellare il mio appuntamento. Il giorno dopo il capo mi ha preso da parte dicendomi che lo avevo messo in imbarazzo col cliente, perché dovevo arrivare ancora prima e che il mio essere pendolare è un problema, perché toglie tempo al lavoro e mi rende inaffidabile. Non ho risposto, mi sono girato e me ne sono andato".

In diversi aggiornamenti che l'utente ha pubblicato su Reddit dopo che il suo post ha collezionato centinaia di commenti e reazioni, ha specificato che non ha potuto licenziarsi per via della sua situazione finanziaria. Inoltre, il suo capo si è sempre vantato di condurre un'azienda che "è come una famiglia". Peccato che, stando a quanto accaduto, la comprensione di una famiglia non è stata per nulla messa in pratica, nonostante l'impegno del dipendente nel suo giorno libero.

Molte persone, leggendo questa storia, hanno invitato il giovane impiegato a non accettare più, in futuro, atteggiamenti simili, facendosi forza sul suo buon comportamento e sulle sue competenze nel mestiere.

Sembra incredibile, ma è proprio quello che, tristemente, è accaduto. Voi come avreste reagito al posto suo?

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