300 scienziati scrivono a Mark Zuckerberg: "dobbiamo testare l'impatto dei social sulla salute mentale dei giovani"

di Irene Grazia Paladino

09 Dicembre 2021

300 scienziati scrivono a Mark Zuckerberg: "dobbiamo testare l'impatto dei social sulla salute mentale dei giovani"

Tutti noi ci siamo domandati quale sia l’impatto dei social sulle nostre vite: aprire Facebook e Instagram, controllare le notifiche e scrollare le home è diventata ormai un’abitudine. Ma in social influenzano la nostra salute mentale? E in che modo? Più di 300 scienziati provenienti da tutto il mondo hanno fatto una sorta di coalizione: spinti da uno scopo comune, hanno deciso di scrivere una lettera aperta a Mark Zuckerberg, chiedendo al fondatore di Facebook trasparenza riguardo i social network. L’intento dei ricercatori è capire come, e con che intensità, Facebook e Instagram influenzino la salute mentale dei bambini.

 

via ABC news

Anthony Quintano Wikipedia

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I 300 scienziati lavorano in ambito psicologico, tecnologico e medico, e hanno chiesto al CEO di Meta trasparenza, e di aprire le porte della sua azienda alla ricerca. Questa esigenza nasce da alcune informazioni trapelate dall’informatore Frances Haugen, secondo cui una ragazza su tre ha affermato che l’utilizzo di Instagram influenza la percezione che hanno del proprio corpo, facendole sentire a disagio con se stesse. Secondo i ricercatori si tratta di problemi seri che hanno bisogno di risposte. Ti presentiamo qualche frammento della lettera in questione, che dice:

Pexels

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"Abbiamo solo un quadro frammentario degli studi che le vostre aziende stanno conducendo. Non crediamo che le metodologie viste finora soddisfino gli elevati standard scientifici richiesti per indagare responsabilmente sulla salute mentale di bambini e adolescenti. Tu e le tue organizzazioni avete l'obbligo etico e morale di allineare la vostra ricerca interna su bambini e adolescenti con gli standard stabiliti per le prove nella scienza della salute mentale". Secondo gli studiosi, quindi, Meta avrebbe una grandissima responsabilità: con i milioni di utenti iscritti alle piattaforme, l’azienda si deve impegnare a salvaguardare la salute mentale dei suoi utenti. I ricercatori, infine, chiedono a Meta di creare un “trust di supervisione indipendente che monitori e studi la salute mentale di adolescenti e bambini. Al posto di sentenze quasi giudiziarie, il trust effettuerebbe una supervisione scientifica indipendente", afferma la lettera.

Unsplash

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I social di proprietà di Mark Zuckerberg non sono gli unici che avrebbero bisogno di essere indagati: anche piattaforme quali TikTok e Youtube sono molto usate e avrebbero un impatto notevole sui più giovani, per cui la ricerca andrebbe sicuramente ampliata. I ricercatori infine concludono: “Comprendere e supportare la salute mentale di bambini e adolescenti nell'era digitale è una sfida più grande di quella che qualsiasi persona, azienda o team può affrontare. Riteniamo che le vostre piattaforme abbiano il potenziale per svolgere un ruolo importante nell'influenzare miliardi di giovani per il bene comune. Questa sfida globale richiede una soluzione globale. Crediamo che Meta possa fare di meglio e scriviamo per offrire il nostro aiuto.”

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