Un team di ricerca realizza una plastica veramente biodegradabile: si dissolve senza lasciare tracce

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di Lorenzo Mattia Nespoli

01 Maggio 2021

Un team di ricerca realizza una plastica veramente biodegradabile: si dissolve senza lasciare tracce
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Da tempo, quello dell'inquinamento plastico è sicuramente uno dei temi più sentiti e dibattuti a livello ambientale. È difficile, se non impossibile, anche se si parla di materiali "biodegradabili", avere la certezza che i nostri rifiuti si decompongano del tutto, senza lasciare tracce

Ecco perché un gruppo di scienziati californiani si è messo al lavoro per intervenire su questo problema. L'obiettivo? Sviluppare un modo pratico ed efficace per far sparire una volta per tutte, e in modo definitivo, le plastiche dall'ambiente. I rifiuti di questi materiali, infatti, non si disintegrano mai del tutto. Al contrario, si rompono i pezzi più piccoli, le famigerate microplastiche, che sono in grado di arrivare ovunque. Grazie a un particolare procedimento, dunque, i ricercatori in questione avrebbero messo a punto un sistema che ne garantirebbe l'effettiva sparizione.

via Nature

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Adam Lau - Berkeley Engineering - Sciencenews

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La quantità di plastica effettivamente riciclata è di gran lunga minore rispetto a quella che finisce in discarica o a inquinare l'ambiente. Per risolvere il problema in modo sicuro, efficace e con uno sguardo al futuro, occorre dunque garantirne l'effettiva distruzione, al di là di quanto spesso dichiarato quando si parla di plastiche biodegradabili.

Il processo messo a punto da Ting Xu e dal team dell'Università della California Berkeley parte da un presupposto semplice: la natura. "Gli enzimi sono ciò che la natura utilizza per disintegrare ogni cosa - ha spiegato lo scienziato - Quindi, per il nostro obiettivo ci siamo chiesti come potessero aiutarci a biodegradare la plastica".

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Adam Lau - Berkeley Engineering - Sciencenews

Adam Lau - Berkeley Engineering - Sciencenews

Concentrandosi sul poliestere detto acido polilattico (PLA), gli esperti di Berkeley hanno spiegato che, incorporandolo nei materiali plastici - modificati opportunamente per lo scopo - questi potevano degradarsi completamente se esposti a un forte calore nel giro di circa una settimana. Il motivo è la riduzione del PLA ad acido lattico, e tutto ciò ha fatto sì che il 98% delle loro plastiche "modificate" si siano convertite in molecole più piccole, senza lasciare tracce di microplastiche.

La sfida, ora, sarà cimentarsi nella produzione commerciale di massa di questi materiali che, stando alle dichiarazioni degli scienziati, potrebbero rappresentare un vero punto di svolta, e dovrebbero essere diffusi il più possibile, specie in ambiti alimentari. I risultati degli studi, pubblicati sulla rivista Nature, sono stati piuttosto incoraggianti, e potrebbero aiutare anche nel corretto riciclaggio delle materie plastiche.

Plastic Pollution Coalition/Flickr - Not the actual photo

Plastic Pollution Coalition/Flickr - Not the actual photo

"Vogliamo che le nostre plastiche siano in ogni negozio di alimentari" ha detto ancora Xu "perché sono effettivamente biodegradabili e compostabili". Non ci resta che seguire con interesse lo sviluppo di studi come questo, augurandoci che non rimangano limitati ad ambiti tecnico-scientifici, ma che al più presto diano un contributo pratico per risolvere un grave problema mondiale.

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