Michael, l'inquietante modello che mostra come potrebbe diventare un "gamer" incallito nei prossimi 20 anni

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di Lorenzo Mattia Nespoli

08 Aprile 2020

Michael, l'inquietante modello che mostra come potrebbe diventare un "gamer" incallito nei prossimi 20 anni
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Piacciono sia ai grandi che ai più piccoli, e spesso, per la varietà di titoli e argomenti, riescono a soddisfare i gusti più disparati. Stiamo parlando dei videogiochi, veri e propri fenomeni di massa dei nostri tempi, declinati e disponibili in decine di modalità e piattaforme diverse.

Tutti, prima o poi, ne abbiamo provato uno e il divertimento, in molti casi, è assicurato. C'è però - lo sappiamo bene - chi vive i videogames come una "missione", quasi una ragione di vita dalla quale diventa difficile staccarsi, tanto da privarsi di tempo e sonno in nome del completamento di livelli e partite. Proprio per far riflettere sul fenomeno della dipendenza da gioco, una ricerca ha svelato Michael, un "modello" dalle sembianze piuttosto inquietanti, che mostra i cambiamenti fisici di un assiduo giocatore nei prossimi 20 anni.

via Onlinecasino.ca

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Onlinecasino.ca

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Schiena curva per la cattiva postura, occhiaie per il poco sonno e il troppo tempo davanti allo schermo, pelle pallida, obesità, tensione nei pollici, vene varicose: Michael non è certo "carino", anzi mostra in modo crudo e diretto cosa può accadere al fisico se non si modificano certe abitudini.

Il modello è stato creato partendo da una ricerca condotta sulle evidenze, raccolte in tutto il mondo, dell'impatto del gioco eccessivo sulle persone. La dipendenza da gioco (gaming disorder) del resto è una patologia riconosciuta in modo ufficiale dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, come disordine psicologico per il quale si dedica al videogioco un tempo eccessivo rispetto al resto.

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In una continua smania di giocare sempre di più, si dimentica praticamente tutto - sonno compreso - per arrivare a giocare fino a 18 ore al giorno. I ricercatori che, in maniera simbolica, hanno sviluppato e condiviso col mondo Michael, hanno dunque ricordato che, specie quando si è costretti a trascorrere tanto tempo in casa e si ha la tentazione di impiegarlo con i videogames, è sempre bene prendersi cura di sé stessi. 

Esercizio fisico, dieta sana, occhi da non affaticare con pause frequenti, postura corretta e idratazione costante: sono tutti consigli pratici che i gamers più incalliti possono e devono accogliere. Dubitiamo, infatti, che chiunque voglia fare la fine del povero Michael!

Lyncconf Games/Flickr

Lyncconf Games/Flickr

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