In Thailandia c'è un'altra Greta Thunberg: Lilly ha 12 anni e lotta contro l'utilizzo della plastica monouso

di Marta Mastrogiovanni

08 Ottobre 2019

In Thailandia c'è un'altra Greta Thunberg: Lilly ha 12 anni e lotta contro l'utilizzo della plastica monouso
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L'effetto Greta Thunberg ha colpito un po' tutti gli angoli del mondo, arrivando fino in Thailandia, dove ha riscosso un forte eco. Anche qui, una ragazzina di 12 anni, di nome Ralyn "Lilly" Satidtanasarn, ha deciso di prendere in mano il suo futuro e quello di tantissimi altri dei suoi coetanei, impegnandosi attivamente per proteggere il Pianeta dall'inquinamento e dalla mano stessa dell'uomo. Ispirata dalla perseveranza della piccola attivista svedese, Lilly da sola fa per l'ambiente più di gran parte del suo Paese.

via Jetzt

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Youtube / indusdotnews

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Dobbiamo considerare che la Thailandia è il sesto Paese al mondo a contribuire maggiormente all'inquinamento oceanico. Le autorità stimano che, ogni giorno, vengono utilizzati in media 8 sacchetti di plastica a persona, per un equivalente di circa 3.000 sacchetti all'anno. Un dato che risulta essere 12 volte superiore rispetto ai consumi dei cittadini dell'Unione Europea. I sacchetti di plastica vengono utilizzati per una moltitudine di cose, tra cui l'imballaggio del cibo servito in strada o semplicemente per trasportare le bevande che le persone si portano al lavoro. 

Lilly, però, ha deciso di voler cambiare questa realtà, facendo qualcosa di attivo e veramente utile al riguardo. I suoi sforzi e quelli dei suoi coetanei, al momento, non sono stati vani e hanno portato già ad un risultato non indifferente: la catena di supermercati locale Central, ha smesso di regalare sacchetti di plastica una volta alla settimana.

Lilly, già all'età di 8 anni, era rimasta profondamente colpita dall'enorme quantità di sporcizia sulle spiagge. Successivamente, si è voluta impegnare ― ha iniziato chiedendo ad amici, familiari, chiese, scuole e venditori locali di riciclare ed abbandonare la plastica usa e getta. Due mesi dopo aver inviato un reclamo formale, un ufficio del governo locale le ha inviato un'e-mail dicendo che non si consideravano i responsabili dell'uso della plastica, suggerendole di contattare direttamente le aziende.

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A poco a poco, Lilly è passata dalla pulizia dei canali locali a Bangkok, capitale della Thailandia, all'incontro diretto con i funzionari, per esercitare pressioni affinché avvenga un cambiamento politico. La giovane thailandese incontra i dirigenti dei centri commerciali per richiedere la riduzioni dei rifiuti di plastica monouso e trascorre 3-4 giorni a settimana visitando altre scuole e incontrando funzionari governativi e aziendali. Nonostante tutto, anche lei come Greta, affronta costantemente problemi legati ai molti individui che minimizzano o ignorano i suoi sforzi .

Quando si trova nelle conversazione faccia a faccia e ricorda ai propri interlocutori tutti gli svantaggi e le alternative alla plastica monouso, si sente spesso rispondere che "è solo una bambina" ― un modo, secondo l'attivista thailandese, per evitare di affrontare i reali problemi che affliggono il Pianeta. "Sono una ragazza di 12 anni e posso cambiare le coseSe posso farcela io, puoi farlo anche tu": questo è il suo slogan che mira ad incoraggiare tutti a prendere posizione su un argomento tanto importante.

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