Ecco la proposta di un ingegnere italiano per salvare l'Amazzonia e rigenerare i terreni bruciati

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di Lorenzo Mattia Nespoli

28 Agosto 2019

Ecco la proposta di un ingegnere italiano per salvare l'Amazzonia e rigenerare i terreni bruciati
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I devastanti incendi che stanno distruggendo enormi quantità di natura nel polmone verde della foresta amazzonica - e in altre parti del mondo - creano uno scenario davvero preoccupante per le sorti di un Pianeta il cui clima soffre già molto dei danni causati dalle attività umane. 

Quello dei mesi estivi del 2019 è, con buone probabilità, uno dei peggiori momenti che la salute della Terra ha vissuto, e il futuro non prospetta nulla di buono. Deforestazione, roghi dolosi, politiche sconsiderate per "fare spazio" a coltivazioni e allevamenti abbattendo gli alberi: tutto ciò va ripensato in modo radicale. 

In un contesto del genere, tuttavia, per fortuna c'è chi ancora crede in uno sviluppo sostenibile concreto, non fatto soltanto di propositi, ma di atti tangibili. È il caso dell'ingegnere ambientale italiano di cui stiamo per parlarvi, che ha ideato un sistema innovativo per rigenerare le aree boschive incenerite. Vediamo di cosa si tratta.

via Adapta Group

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Climate and Development Knowledge Network/YouTube

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Si chiama Daniele Cesano, è di Torino, e da anni vive in Brasile. Prendendo atto della situazione critica che sta vivendo la natura dello Stato sudamericano, Cesano ha deciso di fare qualcosa. Così, ha pensato a un nuovo modello agroforestale per tornare a nutrire e rendere rigogliose le aree amazzoniche incendiate.

Con la sua azienda, Adapta Group, ha ideato il Mais, Modulo Agroclimatico Intelligente e Sostenibile. Di che si tratta? In parole semplici, di un programma che salvaguarda sia le foreste che la produttività agricola, eliminando gli interventi chimici sulla natura. L'idea che sta alla base di un'azione del genere è quella di sfruttare l'ambiente senza distruggerlo.

Può sembrare un controsenso, ma non è così. Cesano, infatti, afferma che è possibile ripensare i modi di coltivare, applicando questo approccio sostenibile e basandosi sulla naturale stratificazione della foresta. Un'agricoltura fondata su quello che la stessa natura offre, trasformato in modo non invasivo, è dunque la base per rispettare l'ambiente e non rinunciare ai guadagni. Non solo: i modelli proposti dall'ingegnere creeranno lavoro, prospettiva quanto mai utile allo stato attuale.

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INPE

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A fronte dei devastanti roghi che riducono in cenere vastissime zone forestali, e alla luce della scarsissima attenzione alle politiche ambientali mostrata dal Presidente brasiliano Bolsonaro, è quanto mai necessario intraprendere percorsi di sostenibilità, proprio come quelli ideati da Daniele Cesano e dal suo team. Il fatto che i programmi agroforestali di Adapta Group abbiano ricevuto supporto finanziario da un gruppo di imprese e istituzioni fa ben sperare in questo senso.

Solo attraverso sistemi che si basino su nuovi approcci nei confronti della natura sarà possibile rispettarla, rigenerarla e trarne profitto allo stesso tempo, abbandonando l'idea di uno sfruttamento unilaterale, invasivo e basato solo su logiche e sistemi tradizionali.

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