Abbiamo finalmente trovato il modo di trasformare il sangue di un donatore in un tipo "universale"

di Giuseppe Varriale

26 Giugno 2019

Abbiamo finalmente trovato il modo di trasformare il sangue di un donatore in un tipo "universale"
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Il sangue presente nel corpo di ciascuno di noi purtroppo non presenta sempre le stesse caratteristiche. Nel 1909 lo scienziato Karl Landsteiner scoprì che esistono 4 gruppi sanguigni che egli denominò A, B, AB, 0. Secondo Landsteiner, ciò che distingue i vari gruppi è la presenza di determinati antigeni (ossia sostanze che possono essere riconosciute dal sistema immunitario).

Oggi abbiamo scoperto il modo per creare un sangue universale.

via Nature

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Health.mil

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In realtà, il sangue universale esiste già: il gruppo 0, infatti, non presenta antigeni e perciò può essere trasfuso nel corpo di ogni uomo senza che il sistema immunitario lo riconosca come nemico e lo attacchi. Tuttavia, questo gruppo è molto raro (meno del 10% della popolazione mondiale lo possiede) e questo mette a dura prova gli ospedali, soprattutto quando bisogna intervenire tempestivamente (ad esempio nel caso di incidenti stradali) e non si ha il tempo di conoscere il gruppo sanguigno di chi deve ricevere una trasfusione.

Per molto tempo, i ricercatori si sono chiesti se fosse possibile creare un tipo di sangue universale, ossia simile al tipo 0 (quindi senza antigeni). Alcuni scienziati sono riusciti a trovare enzimi capaci di eliminare gli antigeni dai gruppi A, B e AB, ma i trattamenti sono risultati molto onerosi dal punto di vista economico e non sempre certi del risultato.

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Air Force Medical Service

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I ricercatori della University of British Columbia, capitanati dal professore di biochimica Stephen Withers, hanno trovato un metodo molto più economico e più sicuro per raggiungere il risultato sperato. Withers ha studiato le pareti e i batteri del tratto intestinale umano. Le pareti dell'intestino sono ricoperte da secrezioni mucose; queste secrezioni (mucine) includono una parte glucidica (ossia zuccheri) che ha caratteristiche simili agli antigeni del sangue. I batteri presenti nell'intestino si servono di alcuni enzimi per tagliare queste parti glucidiche dalle mucine e nutrirsene. Analizzando questo comportamento, Withers ha avuto l'idea di utilizzare questi enzimi per eliminare gli antigeni del sangue e crearne uno universale. Il nuovo metodo è risultato molto più economico ed efficiente delle precedenti metodologie.

Se gli studi di Whiters dovessero essere confermati e se le sperimentazioni andranno a buon fine, gli ospedali non avranno più problemi di trasfusione e potranno salvare molte più vite umane. Una cosa che speriamo con tutto il cuore.

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