I cambiamenti climatici potrebbero portare la civiltà umana al collasso entro il 2050, afferma un nuovo report

di Simone Fabriziani

05 Giugno 2019

I cambiamenti climatici potrebbero portare la civiltà umana al collasso entro il 2050, afferma un nuovo report
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Che le conseguenze del cambiamento climatico siano sempre più serie non è un segreto, ma sostenere che entro il 2050 la civiltà umana potrebbe incontrare un decisivo arresto sembra una dichiarazione uscita fuori da un fantasioso film di fantascienza. Ma la realtà sta sempre più divenendo simile ad un film catastrofico, e le ultime, preoccupanti affermazioni del Breakthrough Center for Climate Restoration non ci faranno dormire sonni tranquilli... per i prossimi 30 anni.

via The Sun

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Secondo questa nuova analisi firmata da David Spratt e Ian Dunlop, il messaggio da reperire è piuttosto semplice: se non intraprendiamo un'azione sul cambiamento climatico nei prossimi 30 anni, è del tutto plausibile che il nostro pianeta si scaldi di 3 ° C e che la civiltà umana, come la conosciamo, crolli inesorabilmente. In questo scenario, il pianeta Terra si trasformerebbe in una vera e propria serra dove il 35% della superficie terrestre globale e il 55% della popolazione globale saranno soggetti a più di 20 giorni all'anno di condizioni di calore intenso, oltre la soglia della sopravvivenza umana. E non è tutto.

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Tra le più gravi conseguenze per il nostro habitat naturale vanno annoverati, sempre secondo il rapporto ufficiale, il collasso degli ecosistemi comprese le barriere coralline, la foresta pluviale amazzonica e l'Artico; l'America del Nord subirà devastanti incendi, ondate di calore e siccità, mentre i grandi fiumi dell'Asia saranno gravemente ridotti e la disponibilità di acqua in tutto il mondo colpirà circa 2 miliardi di persone. Le precipitazioni in Messico e nell'America centrale diminuiranno della metà e l'agricoltura non sarà sostenibile nelle regioni subtropicali aride, mentre in alcune zone si verificheranno ondate di calore intense per più di 100 giorni all'anno e più di un miliardo di persone verranno probabilmente sfollate.

Una prospettiva apocalittica che potrebbe essere evitata soltanto se nei prossimi 30 anni, a partire da oggi, si riescano ad attuare strategie mondali efficaci per l'energia e il carbonio a zero emissioni , focalizzata meno sui modelli climatici e più sulla pianificazione degli scenari estremi, ormai sempre più all'ordine del giorno.

Il documento pubblicato da Dunlop e Spratt verrà infine ascoltato dai potenti della Terra? Vogliamo e speriamo di esserne certi. Abbiamo meno di 30 anni per mettere in riga la situazione e salvare la Terra.

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