Due ingegneri italiani hanno progettato un sistema per fermare la plastica prima che raggiunga il mare

di Alberto Ragazzini

23 Gennaio 2019

Due ingegneri italiani hanno progettato un sistema per fermare la plastica prima che raggiunga il mare
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L'inquinamento dei mari è un problema globale che non può essere assolutamente sottovalutato: da questo dipende la sopravvivenza di moltissime specie marine e anche la nostra salute. Due ingegneri italiani hanno avuto a tal proposito, un'idea innovativa su come poter bloccare i rifiuti nei fiumi prima che raggiungano gli oceani. Il progetto low budget è molto semplice, si chiama SEADS ed è composto da due barriere con reti immerse nei fiumi per raccogliere quanti più rifiuti possibili. 

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SEADS

SEADS

Due ingegneri italiani hanno avuto una brillante idea che potrebbe rivoluzionare la lotta contro la plastica e il suo continuo riversamento all'interno degli oceani. Probabilmente non tutti sanno che tra l'80 e il 90% dei rifiuti plastici ogni giorno immessi in mare, sono inizialmente trasportati dalle correnti dei grandi fiumi come il Gange e il Nilo. I due ingegneri Fabio DalmonteMauro Nardocci, hanno pensato di interrompere e risolvere il problema alla radice, ideando un sistema di pulizia dei fiumi che raccoglie i materiali plastici trasportati. 

Il progetto si chiama SEADS (Sea Defense Solutions) e consiste in una doppia barriera di tiranti di acciaio e tende immerse nell'acqua che raccolgono i rifiuti plastici galleggianti. Una volta radunati i rifiuti sono reindirizzati verso un bacino di raccolta, in modo tale da permettere alla popolazioni locali di rivendere la plastica alle società di riciclo. Le barriere sono inoltre disposte obliquamente e distanti tra loro in modo da permettere la navigazione nei tratti in cui è prevista. SEADS è un progetto low budget con un costo stimato intorno ai 40.000€. 

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SEADS

SEADS

L'intero sistema è stato progettato per resistere alle piene e ai danni provocati dai corpi di grandi dimensioni come alberi o massi caduti. SEADS non rappresenta neanche una minaccia per gli ecosistemi dato che gli animali possono agevolmente aggirare le barriere nuotando sopra o sotto ad esse. 

Nei fiumi vengono riversati ogni anno tonnellate di rifiuti che stanno mettendo a dura prova la sopravvivenze delle specie animali. È stato stimato che entro il 2050, se non si interviene, nei mari sarà presente più plastica che pesci: un impatto ambientale devastante che si ripercuoterà anche sulla nostra salute. Il progetto dei due ingegneri italiani che lavorano a Londra e a New york, potrebbe eliminare in partenza enormi quantità di plastica prima che venga riversata nell'oceano. Un primo prototipo del SEADS realizzato in collaborazione tra unità italiane e scozzesi verrà testato in un affluente del Reno. 

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