Gli scienziati hanno captato un segnale radio insolito da una galassia lontana 1,5 miliardi di anni luce

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di Claudia Melucci

12 Gennaio 2019

Gli scienziati hanno captato un segnale radio insolito da una galassia lontana 1,5 miliardi di anni luce
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I segnali radio provenienti dallo spazio non sono così rari: in tutto il mondo sono sparse antenne potentissime, proprio per captare questi segnali spesso debolissimi. Intercettarli è molto importante, perché ci danno un'idea di quello che sta succedendo nel cosmo, anche a distanze impressionanti.

Per la seconda volta in tutta la storia della radioastronomia, però, gli scienziati hanno captato un segnale radio ripetuto proveniente da una galassia lontanissima, circa 1,5 miliardi di anni luce. Che cosa può essere a creare un segnale ripetuto uguale nel tempo?

via independent.co.uk

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Gli scienziati hanno captato un segnale radio insolito da una galassia lontana 1,5 miliardi di anni luce - 1

In astronomia si chiamano lampi radio veloci (in inglese fast radio bursts) e sono dei segnali radio ad altissima energia, della durata di pochi millisecondi. Per anni si è cercato di dare una spiegazione a questi lampi radio, passando dall'esplosione di una stella ad un tentativo alieno di mettersi in contatto con qualcuno nello spazio, ma fino ad ora nessuna certezza. Gli scienziati sono soltanto sicuri che questi segnali provengano da molto lontano, non dalla Via Lattea. 

Il nuovo segnale captato dal radiotelescopio canadese Chime, acceso solo da pochi mesi, permetterà forse di conoscere cosa sia a lanciare fuori da una galassia un segnale così potente. 

Anche quest'ultimo segnale captato dura solo qualche millisecondo, ma è la sua energia a non averlo fatto passare inosservato: è la stessa di quella che il Sole produce in 12 mesi di attività. 

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pixabay.com

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L'aspetto più entusiasmante del segnale radio è il fatto che gli scienziato hanno visto arrivare gli impulsi ripetuti sei volte, tutti dalla stessa posizione nel cosmo. Nessuno degli altri segnale rilevati è mai arrivato ripetuto. 

"Fino ad ora c'era stato solo un lampo radio veloce ripetuto. Sapere che ce n'è un altro suggerisce che ci può essere di più là fuori. Con un numero maggiore di segnali ripetuti forse saremmo in grado di scoprire da dove vengono e cos'è a causarli", ha detto Ingrid Stairs, una studiosa dello staff dell'antenna Chime. 

Probabilmente, con l'impiego dell'avanzatissimo Chime, gli scienziati arriveranno a scoprire una popolazione sostanziosa di segnali ripetuti, finora mai captati perché troppo deboli: alcuni dei segnali intercettati, infatti, avevano una frequenza di 400 MHz, la frequenza più bassa di tutte le scoperte. Forse ce ne sono alcuni con frequenza ancora minore, che neanche Chime riuscirà a segnalare.

Ora c'è solo da attendere che al telescopio arrivino nuovi segnali, che permettano di conoscere quello che si presenta come uno dei misteri dell'universo. 

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