La nostra ossessione per gli smartphone riassunta in un'unica potente scultura

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di Marco Renzi

14 Dicembre 2018

La nostra ossessione per gli smartphone riassunta in un'unica potente scultura
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L'Amsterdam Light Festival è un evento che raccoglie ogni anno artisti e visitatori da tutto il mondo. Si svolge dal 2012 e in pochi anni ha conquistato l'attenzione internazionale grazie alla qualità delle installazioni esposte. Per alcune settimane le strade della capitale olandese si accendono - espressione quanto mai azzeccata - di luci dal grande significato simbolico.

Un'installazione in particolare, presentata nel 2018 da Karoline Hinz e Gali May Lucas, ha catturato la nostra attenzione perché riguarda da vicino tutti noi.

via amsterdamlightfestival.com

Il tema, come potete constatare ad una prima occhiata, è l'ossessione per la tecnologia. Il titolo particolarmente evocativo è "Absorbed by Light", "Assorbito dalla Luce", anche se non è esattamente la luce che tutti ci augureremmo. Si tratta infatti della luce del cellulare, che cattura irrimediabilmente il nostro sguardo e la nostra attenzione.

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Già da qualche anno il problema della dipendenza da smartphone è entrato a pieno titolo tra le piaghe più discusse della società moderna. Studiosi ed esperti dibattono sulle sue cause, sui suoi sviluppi e sulle sue conseguenze ad ogni stadio di crescita. Ma niente, neppure la condanna dei medici, sembra riuscire ad arrestare la sua avanzata.

L'artista ha ovviamente preso spunto dalla sua quotidianità. Come lei stessa afferma, ogni mattina andando al lavoro vede gente totalmente assorbita nel suo smartphone; nessuno parla più, nemmeno in situazioni conviviali come al ristorante o al bar.

Un'alienazione continua che la scultura riesce a suggerire in maniera molto tagliente.

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