Vi ricordate il sarcofago di granito nero scoperto ad Alessandria? Gli archeologi lo hanno aperto

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di Claudia Melucci

20 Luglio 2018

Vi ricordate il sarcofago di granito nero scoperto ad Alessandria? Gli archeologi lo hanno aperto

La notizia del ritrovamento di un massiccio sarcofago di granito nero, a 5 metri di profondità nella città di Alessandria, aveva fatto incuriosire anche i meno appassionati di archeologia. Si tratta infatti di un reperto unico, principalmente per due motivi: le sue dimensioni (2,65 metri di lunghezza e 1,65 di larghezza) che lo elevano al più grande sarcofago mai ritrovato nei pressi della città, e il fatto che è tra i pochissimi reperti mai saccheggiati o danneggiati. 

Gli esperti avevano dichiarato che il sarcofago, risalente al periodo ptolemaico, non è stato aperto dal giorno della sua chiusura, avvenuta 2000 anni fa. 

Gli archeologi hanno aperto il misterioso sarcofago, nonostante le dicerie su una maledizione che avrebbe portato il mondo alla distruzione.

"Non siamo stati colpiti da nessuna maledizione" ha tenuto a precisare il segretario generale del Ministero delle Antichità egiziane Mostafa Waziri. A questa ironica dichiarazione sono seguite le notizie che tutti volevamo sapere: cosa è stato trovato nel sarcofago?

Sono state ritrovate tre mummie decomposte. Uno dei teschi riporta evidenti fratture, rivelando che è stato colpito da un oggetto contundente. Ciò che ha sorpreso i presenti al momento dell'apertura è il fatto che insieme ai corpi non c'è traccia di maschere dorate, statuine, amuleti e inscrizioni che possano suggerire l'appartenenza ad una classe nobiliare. 

Nessuna delle mummie, dunque, pare appartenere ad una famiglia nobile ptolemaica o romana: nel sarcofago, inoltre, non ci sono inscritti nomi. 

Tutto questo porta a percorrere tutt'altra strada: nessun personaggio misterioso (alcuni avevano finito con l'ipotizzare che il sarcofago potesse contenere i resti di Alessandro Magno, visto che il reperto è datato al periodo ptolemaico che è iniziato proprio con la sua morte), ma molto più probabilmente tre guerrieri. 

All'interno del sarcofago è stato trovato anche un liquido di colore rosso scuro che ha subito destato sospetti.

All'interno del sarcofago è stato trovato anche un liquido di colore rosso scuro che ha subito destato sospetti.

Egypt Ministry of Antiquities

Il liquido, però, si è rivelato essere semplicemente acque reflue infiltrate nel sarcofago a causa di una crepa. La prolungata esposizione al liquido avrebbe deteriorato le mummie, accelerando la decomposizione. 

Il mistero, comunque, non può dirsi risolto: ci sono ancora molte cose che non tornano e che sono da scoprire. Non c'è motivo, infatti, per cui tre soldati avrebbero dovuto essere sepolti in in un sarcofago così massiccio. 

Le mummie verranno analizzate per identificare la loro storia e soprattutto l'età al momento della sepoltura.

La notizia è stata diffusa dal quotidiano Egypt Today, che ha dedicato un'attenzione particolare a questo ritrovamento così eccezionale. 

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