A Copenhagen ora ci sono più bici che auto: la capitale si guadagna il primato europeo

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di Claudia Melucci

15 Settembre 2017

A Copenhagen ora ci sono più bici che auto: la capitale si guadagna il primato europeo
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I paesi scandinavi sembrano essere decisi a distinguersi dal resto dell'Europa in termini di ecologia, innovazione e risparmio energetico. Questa volta i riflettori illuminano la Danimarca, in particolare Copenhagen: è la prima capitale europea in cui il traffico delle biciclette supera quello automobilistico privato. Al risultato il paese ci è arrivato costruendo piste ciclabili sicure ovunque e promuovendo una politica che mette in primo piano il rispetto dell'ambiente. 

via theguardian.com

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Avere una bici, ed usarla, è diventato per i cittadini di Copenhagen un modo di identificarsi nella loro città.

Avere una bici, ed usarla, è diventato per i cittadini di Copenhagen un modo di identificarsi nella loro città.

Bill Ebbesen/Wikimedia

Nel 2009 furono installati nell'area metropolitana della capitale circa 20 sensori in grado di distinguere il passaggio di una bicicletta, di un'auto privata o di un taxi. In quasi 10 anni hanno raccolto abbastanza dati per poter tirare le somme: per l'esattezza i sensori hanno contato un numero di biciclette pari a 265.200 contro le 252.600 auto. Non una differenza abissale, ma ad oggi in nessun'altra capitale si contano un numero di bici che sfiora quello dei veicoli privati. Senza contare che in Danimarca il livello di motorizzazione è molto alto, sia per il gusto di auto grandi sia per il grado di benessere economico di cui dispongono i cittadini. 

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Ma ai danesi piace respirare aria pulita oltre a prediligere l'aspetto pratico della vita in città: se con la bici si fa prima, si va in bici.

Ma ai danesi piace respirare aria pulita oltre a prediligere l'aspetto pratico della vita in città: se con la bici si fa prima, si va in bici.

Thomas Cummins /Wikimedia

La città però non si fermerà per molto a festeggiare il primato guadagnato: ha già in programma di continuare il progetto volto a migliorare la viabilità delle due ruote, costruendo sempre più piste nelle zone che ora ne sono carenti. Entro il 2025 si spera che sarà oltre il 50% dei cittadini a preferire la bici per andare a lavoro, attualmente il 41% lo preferisce. 

A differenza degli altri Paesi, qui gli incaricati del governo e delle più piccole realtà amministrative hanno una coerenza di fondo: il responsabile dell'ambiente di Copenhagen dal 2006 al 2009, anni in cui è stato fatto di più per le bici, è oggi, non a caso, presidente della federazione ciclisti danesi. 

L'unico timore del municipio è quello che la costruzione della moderna e efficiente rete metropolitana, in fase di realizzazione, si sostituisca all'uso della bicicletta ma, in fin dei conti, l'ambiente continuerebbe a gioirne, e non sarebbe una sconfitta così grave. 

Notevole è anche la partecipazione cittadina al miglioramento della viabilità alternativa alle auto: un recente sondaggio istituto dal municipio ha chiesto di indicare quali zone avessero bisogno di più manutenzione e priorità: ben 10 mila cittadini hanno risposto, fiduciosi che il loro parere verrà preso in considerazione.

Non resta da fare altro che rivolgere un sincero applauso alla felice Danimarca, con la speranza che la lungimiranza con cui i governanti di questo ed altri Paesi operano, si rivolga prima o poi anche altrove.

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