Volpi geneticamente modificate: svelata un'orribile verità dietro il mercato delle pellicce

Marco Renzi image
di Marco Renzi

28 Agosto 2017

Volpi geneticamente modificate: svelata un'orribile verità dietro il mercato delle pellicce
Advertisement

Se pensavate che le battaglie condotte negli anni '90 per contrastare l'orribile moda delle pellicce avessero portato a risultati definitivi, vi sbagliavate di grosso: le immagini e la relativa inchiesta pubblicate dall'associazione finlandese Oikeutta Eläimille ci svelano infatti un mercato fiorente, che si avvale addirittura di stratagemmi scientifici pur di massimizzare i suoi utili.

Il servizio fotografico è stato effettuato in vari allevamenti finlandesi (la Finlandia "vanta" la maggior produzione di pellicce di volpe nel mondo) e mostra come all'orrore non vi sia mai fine. Per ottenere una maggior quantità di pelliccia da ogni singolo animale, le aziende hanno creato delle volpi geneticamente modificate, dotate di un manto mostruosamente abbondante.

via Oikeutta Eläimille

Advertisement
Oikeutta eläimille/Flickr

Oikeutta eläimille/Flickr

Le modificazioni genetiche, derivanti da decenni di accoppiamenti selettivi, portano con sé altre conseguenze, come i problemi alla vista e la deformazione degli arti: le povere creature hanno enormi difficoltà a muoversi, e spesso sono addirittura incapaci di camminare.

Advertisement
Oikeutta eläimille/Flickr

Oikeutta eläimille/Flickr

Se mostrassimo queste foto a delle persone ignare, nessuna di loro riuscirebbe a rendersi conto che sono volpi, tanto è profondo lo stravolgimento della loro figura fisica. Pensate che questi animali in natura arrivano a pesare 4/5 kg, mentre le versioni "artificiali" create dall'industria possono arrivare anche a 20 kg di peso.

Oikeutta eläimille/Flickr

Oikeutta eläimille/Flickr

I poveri animali, prima di fare la fine che potete immaginare, trascorrono la loro vita in minuscole gabbie. Qui sviluppano comportamenti maniacali e ripetitivi, tipici di chi, strutturato per correre e cacciare nelle praterie, si ritrova costretto in un recinto di ferro di un metro quadrato.

Molte finiscono per cedere al cannibalismo, mangiando i propri simili più deboli o moribondi.

Oikeutta eläimille/Flickr

Oikeutta eläimille/Flickr

Oikeutta eläimille/Flickr

Oikeutta eläimille/Flickr

L'opinione pubblica di solito inorridisce di fronte a questa realtà, ma una vera cultura dell'acquisto non è ancora stata sviluppata e i governi si guardano bene dal mettere i bastoni tra le ruote in maniera netta ai produttori di abbigliamento, in particolar modo ai marchi di lusso.

Nonostante i divieti e le restrizioni, questo mercato uccide ancora 40 milioni di animali ogni anno, per trasformarli in ornamenti per borse, manicotti o pellicciotti che adornano i nostri piumini.

La prossima volta che andrete a fare shopping, richiamate alla mente queste immagini e chiedetevi: voglio essere complice di tutto questo?

Advertisement
Oikeutta eläimille/Flickr

Oikeutta eläimille/Flickr

Advertisement