La gravidanza trasforma il cervello di una donna per due anni: ecco cosa avviene

di Giulia Bertoni

28 Dicembre 2016

La gravidanza trasforma il cervello di una donna per due anni: ecco cosa avviene
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Sappiamo tutti che l'arrivo di un bebè cambia per sempre la vita di una coppia. Oltre a modificare le abitudini, le preoccupazioni e la forza dei sentimenti, ora uno studio spiega che la maternità, in particolare, ha delle ripercussioni fisiche sul cervello umano. Finora non ci si era mai chiesti cosa accadesse da un punto di vista scientifico al cervello delle donne che affrontano una gravidanza e che divengono madri ma ora questa ricerca ha scoperto qualcosa di interessante.

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La gravidanza comporta sbalzi ormonali e adattamenti biologici radicali in una donna. Partendo da questi fatti già noti, un gruppo di esperti di neuroscienze attivi in diversi atenei dell'Olanda e della Spagna, ha deciso di realizzare uno studio che si concentrasse sull'analisi della materia grigia del cervello delle donne prima e dopo il parto.
I risultati delle osservazioni rivelano che in seguito al concepimento essa inizia a ridursi nelle regioni che sottendono alla cognizione sociale (l'attività mentale con la quale arriviamo a conoscere il mondo sociale) come risposta all'intenzione del cervello di fornire un supporto preliminare al processo che porta alla maternità. Questa trasformazione servirebbe ad acuire l'abilità di una madre di capire i bisogni del bambino, a decifrare gli stimoli esterni che potrebbero rappresentare una potenziale minaccia e a promuovere l'attaccamento fra madre e bambino.
La variazione è risultata talmente evidente da rendere gli scienziati in grado di capire se la donna che avevano di fronte aveva già avuto una gravidanza oppure no. Lo studio, inoltre, ha messo in evidenza altri curiosi fatti: uno di essi è che la diminuzione di materia grigia persiste per circa due anni dopo il parto, un'altra è che il cambiamento di volume che la materia grigia assume è correlato alla possibilità di sviluppare depressione post-parto.

Potete prendere visione dell'intero studio qui.

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