13 falsi miti sulla Seconda guerra mondiale a cui molti di noi credono ancora
I fatti accaduti negli anni della Seconda guerra mondiale sono fra i più studiati a scuola, spesso riservando all'argomento un numero di ore e di approfondimenti che pochi altri periodi storici prevedono. Eppure col tempo le nozioni che abbiamo al riguardo si sono consolidate in maniera non proprio esatta. Ci sono dati, infatti, che fanno ormai parte del bagaglio culturale della maggior parte di noi i quali, semplicemente, non corrispondono al vero. Ecco un elenco dei miti storici relativi al secondo conflitto mondiale su cui è bene fare chiarezza.
1. I reggimenti americani erano pieni di volontari?
Wikimedia
No, solo un terzo di quanti parteciparono alla guerra si era arruolato volontariamente.
2. L'Olocausto fece 6 milioni di vittime.
Oltre alle vittime di fede ebraica, nei campi di concentramento furono deportati e uccisi civili di diversa provenienza e appartenenza sociale (disabili, omosessuali, rom, intellettuali polacchi, ecc.) e si stima che le vittime, in totale, furono circa 15 milioni, ossia più del doppio di quanto siamo abituati a riportare.
3. Gli ebrei furono la popolazione col maggior numero di vittime.
Wikimedia
Guardando a tutte le fazioni schierate durante il conflitto, sappiamo che se gli ebrei sterminati furono circa 6 milioni, in Russia il numero delle vittime fu di circa 13 milioni di persone, mentre in Cina lo scontro coi giapponesi causò la morte di 14 milioni di persone.
4. I soldati dell'Asse non misero mai piede sul suolo americano.
Wikimedia
Pochi sanno che furono circa 400.000 i prigionieri di guerra fatti dai Paesi Alleati che vennero trasferiti in campi di prigionia costruiti negli USA: in Europa non saapevano più dove metterli.
5. I nazisti furono gli unici a commettere orribili crimini di guerra.
Wikimedia
Oltre agli stupri operati dai giapponesi nei confronti delle donne cinesi, nel caos senza umanità della guerra anche i soldati delle altre forze coinvolte fecero lo stesso. Si stima, ad esempio, che siano state almeno 14.000 le donne vittime di stupro a opera dei soldati americani che giunsero in Europa per aiutare gli Alleati.
6. Hiroshima e Nagasaki rappresentarono i bombardamenti più gravi del conflitto.
Wikimedia
L'impatto visivo che ebbe il lancio delle bombe atomiche ha provocato una sorta di amnesia collettiva riguardo ai bombardamenti precedenti a quelli avvenuti nelle due note località giapponesi, ossia quelli che sin dal 1942 ebbero luogo nella città di Tokyo e che fino alla fine della guerra costarono la vita a circa 200.000 civili.
7. Il bombardamento atomico convinse i giapponesi ad arrendersi.
Wikimedia
La decisione fu presa sì subito dopo i bombardamenti atomici, ma fu dovuta anche dal fatto che l'Unione Sovietica aveva contemporaneamente deciso di invadere il Giappone nonostante l'accordo di neutralità stipulato: il doppio fronte nemico era qualcosa che i giapponesi non potevano affrontare.
8. Fu l'intervento americano a decidere le sorti della guerra in favore degli Alleati.
Anche se il contributo statunitense si rivelò fondamentale, non bisogna dimenticare che fu l'Unione Sovietica il principale avversario della Germania nazista. Più dell'80% delle vittime tedesche, infatti, persero la vita nello scontro con i russi, più che contro i soldati di altri Paesi.
9. Nazisti VS resto del mondo.
A vederla da una prospettiva generale, la Seconda guerra mondiale fu ben più di uno scontro fra Alleati e Paesi dell'Asse: essa rappresentò piuttosto un insieme di conflitti, avvenuti nella stessa epoca, più o meno collegati tra loro dal punto di vista geo-politico.
10. La guerra iniziò nel 1939.
Wikimedia
Questa data fa riferimento al momento in cui la Germania invase la Polonia. Tuttavia alcuni storici individuano in altri conflitti, precedenti, le possibili date con le quali designare l'inizio del secondo conflitto mondiale. Fra esse ricordiamo l'invasione italiana dell'Abissinia (1935), l'inizio della seconda guerra sino-giapponese nel 1937 e la Battaglia di Khalkhin Gol fra URSS e Giappone avvenuta nel maggio 1939.
11. L'attacco a Pearl Harbor colse tutti di sorpresa.
Wikimedia
Sebbene non si sapesse dove avrebbe colpito il Giappone, i rapporti fra esso e gli USA erano tesi da almeno dieci anni. Prima dell'attacco solo il 27% degli americani non riteneva possibile un attacco da parte nipponica, mentre era il 52% della popolazione a dirsi certa che ci sarebbe stato un atto bellico da parte loro.
12. Gli USA rimasero fuori dal conflitto fino al momento dell'attacco a Pearl Harbor.
Wikimedia
Gli Stati Uniti non intervennero militarmente fino a quel momento, vero, ma il loro contributo economico alla guerra in corso era attivo già da sei mesi. Con il programma Lend-Lease gli americani avevano spedito agli Alleati prestiti per una cifra che oggi equivarrebbe a circa 659 miliardi di dollari.
13. I nazisti pagarono per i reati commessi.
È stato stimato che i nazisti sottoposti a processo a guerra conclusa furono solo 6.495. La maggior parte riuscì a fuggire con l'aiuto di insospettabili complici (anche nelle file degli Alleati) e si rifugiò in altri Paesi. Molti scienziati nazisti finirono persino per essere assunti nei programmi per la corsa allo spazio e la costruzione di armi tanto dagli americani quanto dai sovietici.
