Mafia spa: ecco la prima "Azienda" italiana... con un fatturato da record assoluto

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di Claudia Melucci

02 Dicembre 2016

Mafia spa: ecco la prima "Azienda" italiana... con un fatturato da record assoluto
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L'azienda più grande e produttiva di Italia ha un nome ben noto: Mafia s.p.a. contribuisce al PIL nazionale per circa il 6%, con un fatturato complessivo di 130 miliardi. La mafia non è solo usura, spaccio e racket: al giorno d'oggi i suoi tentacoli si allungano ovunque, nella piccola e grande distribuzione in modo indistinto. Il rapporto della SOS Confesercenti dimostra come la criminalità mafiosa stia al passo con i tempi e stia coinvolgendo sempre più manger e imprenditori: sarà in questo modo impossibile, prima o poi, distinguere il business legale da quello illegale. 

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Il passaggio di denaro tra commercianti, imprenditori e mafiosi è smisurato: 250 milioni di euro l'ora, circa 160 mila euro al minuto.

Il passaggio di denaro tra commercianti, imprenditori e mafiosi è smisurato: 250 milioni di euro l'ora, circa 160 mila euro al minuto.

Le mafie controllano la quasi totalità dei segmenti di mercato: contraffazione, gioco clandestino e delle scommesse, fino ad arrivare e metter le mani sulla macellazione e sui mercati ittici, sulla ristorazione, sui locali notturni, sul settore turistico. Non dimentichiamo i forni abusivi e i panifici illegali, l'ultima strategia della mafia per rimpinzare le entrate dei piccoli comuni, strettamente posti sotto controllo. 

Oltre ad essere illegale per la mancanza di autorizzazioni di vendita, e per la destinazione criminale del ricavato, il pane venduto da molti commercianti è estremamente dannoso per la salute: viene usato qualsiasi combustibile, dai legni laccati di mobili alle bare, senza argomentare sulle farine utilizzate.  

Il potere mafioso si può constatare ancora una volta dai numeri: ad Afragola, un comune in provincia di Napoli, vi sono 100 panifici illegali e soltanto 17 legali: nei primi il prezzo di vendita della merce è ben superiore rispetto ai secondi, eppure le file per entrare negli esercizi sono interminabili. 

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Ciò che più spaventa la Confesercenti è la diffusione di imprenditori dalla "doppia faccia".

Ciò che più spaventa la Confesercenti è la diffusione di imprenditori dalla "doppia faccia".

Per anni la mafia è stata una realtà parallela al business e al mercato legale: dopo un primo contatto confuso e ambiguo, ora le due due realtà sembrano aver intrapreso la direzione di una fusione totale: un effetto catalizzatore ce l'hanno gli imprenditori con affari sia al nord che al sud Italia. Quando si tratta di contrattare al nord vigono criteri di legalità e morale, ma quando si tratta di negoziare al sud le regole del gioco sono totalmente opposte.

Un'organizzazione da far invidia alle più grandi multinazionali.

Un'organizzazione da far invidia alle più grandi multinazionali.

L'azienda più produttiva da fatturati record si articola nelle ben note "holding company": Cosa Nostra, 'Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita. La suddivisione dei ruoli e degli incarichi risulta essere sempre più ramificata man mano che si scende nella struttura piramidale di ogni organizzazione mafiosa. Il controllo non è più esercitato in maniera sporadica e casuale ma le attività di spaccio, estorsioni, usura e imposizioni di merce sono quotidiane, permanenti

In questi ultimi anni la criminalità legata alla mafia è cresciuta sia in termini di numero di reati che relativamente al costo che la collettività è costretta a sostenere. Ci libereremo mai da una piaga simile? 

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