Alcune scoperte archeologiche enigmatiche che custodiscono segreti indecifrati

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di Marco Renzi

31 Gennaio 2016

Alcune scoperte archeologiche enigmatiche che custodiscono segreti indecifrati
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Pensiamo di sapere ogni cosa sulle ere passate e sul mondo in cui oggi viviamo ma non è esattamente così. Esistono ancora molti luoghi del tutto inesplorati della Terra, misteri ancora da spiegare e teorie da confutare. Forse non arriveremo mai a chiarire ogni cosa velata dal dubbio, e forse è proprio così che deve essere; d'altronde siamo umani, esseri limitati nel tempo e nello spazio, e non tutto ci è possibile.

Se pensate che il mondo non possa più stupirvi, perché tutto il bello che c'era è stato già scoperto, vi sbagliate: entusiasmatevi con queste scoperte archeologiche riportate alla luce del sole dopo secoli, riguardo alle quali rimangono ancora molti misteri.

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Gli Uccelli Moa della Nuova Zelanda

Gli Uccelli Moa della Nuova Zelanda

Creatività

I Moa sono, insieme ai kiwi, uccelli esclusivi della Nuova Zelanda. Se questi ultimi sopravvivono ancora oggi nelle foreste, i Moa pare si siano estinti intorno alla fine del 18° secolo, a causa della caccia spietata delle popolazioni Maori che abitano la Nuova Zelanda.

Sono stati gli uccelli più grandi mai esistiti nella nostra era, ed erano simili a giganteschi struzzi. 

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Il tempio di Saksaywaman, in Perù

Il tempio di Saksaywaman, in Perù

Gallery Hip

È una delle più spettacolari tracce che la popolazione Inca ha lasciato. Si trova a nord della cittadina di Cusco, la capitale dell'impero Inca. Quello che rimane oggi sono soltanto le mura esterne di quella che doveva essere un'immensa fortezza, e la sua particolarità è che le pietre che la costituiscono sono sovrapposte senza l'uso di malta o collanti simili.

L'aspetto delle rocce è inoltre molto particolare: i bordi sono arrotondati, e aderiscono così perfettamente l'una al'altra che è difficile inserire anche un foglio di carta tra di esse

La Porta del Sole, Bolivia

La Porta del Sole, Bolivia

Live Journal

Questo monumento si trova in Tiwanaku, in Boliva, una città il cui passato è in gran parte sconosciuto. Si pensa che ci debba aver abitato una potente popolazione durante il primo millennio d.C, ma di tracce ce ne sono ben poche.

Questa porta presenta misteriose incisioni che probabilmente hanno a che fare con l'astrologia, disciplina molto studiate dalle antiche culture del sud America. 

Le Grotte di Long You, in Cina

Le Grotte di Long You, in Cina

Easy Tour China

Sono un sistema di grandi caverne artificiali scoperte nel 1992. In tutto sono state individuate 36 grotte, di cui si è scoperto un particolare impressionante: sono state scavate interamente dall'uomo

Il ritrovamento è stato reso possibile grazie ad un abitante di un villaggio locale che per primo si è spinto nelle loro profondità, fino a 30 metri al di sotto del suolo. Di tutte le grotte, soltanto una oggi è aperta al pubblico, all'interno della qual sono state trovate sculture in pietra di cavalli, pesci e uccelli. Chi le ha costruite e perché? 

L' obelisco incompleto, in Egitto

L' obelisco incompleto, in Egitto

Percorsi Archeologici

Un entusiasmante luogo di attrazione per i turisti è l'obelisco di Assuan, il più grande monolito dell'Egitto, con i suoi 42 metri di lunghezza: se portata a compimento, sarebbe stata l'opera in pietra più imponente mai realizzata in Egitto.

Tuttavia oggi non sfiora i cieli egiziani, ma giace sdraiata su di un fianco, attaccata alla parete rocciosa. Il progetto non è stato mai portato a compimento, forse per paura di un eventuale cedimento della struttura. 

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La città sommersa di Yonaguni, in Giappone

La città sommersa di Yonaguni, in Giappone

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Circa 25 metri al di sotto delle acque al largo dl Giappone si trova il complesso di quella che fu in passato una città. Fu scoperta nel 1986 casualmente da un insegnante di nuoto, e sollevò molte controversie.

La struttura infatti è stata datata e risulta essere sprofondata nel mare circa 10.000 anni fa, prima della costruzione delle piramidi egiziane, per intenderci: ma per molti studiosi, un complesso del genere è impossibile che sia stato costruito in un'epoca così remota

Mohenjo-daro, la ‘Collina dei Morti’ in Pakistan

Mohenjo-daro, la ‘Collina dei Morti’ in Pakistan

Live Internet

Mohenjo-daro è uno tra i siti archeologici più misteriosi del mondo. È stata l'antica sede di una civiltà scomparsa in modo repentino e violento. Non ci sono tombe in questa zona, ma è chiamata così per l'elevato numero di scheletri, resti dell'antica popolazione: questi scheletri testimoniano agli studiosi decessi istantanei e improvvisi. Non appartengono a guerrieri caduti in guerra, ma a uomini, donne e bambini che nel momento della morte stavano svolgendo attività quotidiane. Cosa ha portato allo sterminio questa popolazione è ancora incomprensibile...

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L’Anse aux Meadows, in Canada

L’Anse aux Meadows, in Canada

Go 2 See

L'esistenza di questo sito mette in discussione le credenze storiche sulla scoperta dell'America. Le strutture che vi appartengono sono state costruite da una popolazione vichinga, proveniente dalla Scandinavia, che ha attraversato i mari gelidi per raggiungere quello che oggi è il Canada, molti anni prima che Cristoforo Colombo approdasse sul 'Nuovo' Continente.

I tunnel dell’Età della Pietra

I tunnel dell’Età della Pietra

Staedte Partner

Il rinvenimento di questi lunghi tunnel sotterranei ha lasciato i ricercatori perplessi. Infinite cavità sono state trovate nel territorio della Baviera, ma si estendono ben oltre, dalla Scozia alla Turchia. La loro ampiezza è di soli 70 centimetri, sufficienti a far passare una sola persona. Risultano appartenere all'età della pietra, ma qual'è la loro funzione? Forse erano luoghi di culto, o magari nascondigli? Molti studiosi ritengono però che servissero agli uomini per poter viaggiare su lunghe distanze al riparo dalle intemperie esterne...

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Le sfere di pietra giganti, in Costa Rica

Le sfere di pietra giganti, in Costa Rica

Razy

Queste enigmatiche sfere ritrovate alla fine degli anni '30 in Costa Rica sono attualmente oggetto di studio, guidato dall'archeologo italiano Emiliano Antonelli. In tutto sono state individuate 300 sfere di dimensioni notevoli, con un diametro che va dai 50 ai 250 cm, e innumerevoli altre piccoli sassi rotondi di dimensioni minori.

L'origine è del tutto ignota, e a confondere gli studiosi c'è anche il fatto che risultano spostate dal luogo originario. Una credenza locale afferma che al loro interno vi sia dell'oro, ma nessuno ha mai tentanto di aprirne una.

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