Il motivo per cui in aereo le luci si abbassano nelle fasi di decollo e atterraggio

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di Francesca Argentati

29 Aprile 2024

L'illuminazione ridotta in una cabina aerea
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Se hai preso diversi aerei nella tua vita, di certo lo avrai notato: il personale di volo abbassa le luci durante le due fasi più cruciali, il decollo e l'atterraggio. Non è una coincidenza: c'è un motivo preciso per cui devono farlo, vediamo qual è.

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Illuminazione ridotta in aereo al decollo e all'atterraggio: perché?

Salire in aereo non è un'esperienza piacevole per tutti: molte persone hanno paura di volare e non amano l'idea di stare seduti in uno spazio ristretto, magari per diverse ore, senza poter scendere o muoversi come vorrebbero. Dopo essere saliti e aver preso posto sul sedile - che nella maggior parte è sempre blu per una precisa ragione - sistemato i bagagli e inserito le cinture di sicurezza, si spegne il cellulare e si attende il momento del decollo.

A questo punto, le luci accese nella cabina del velivolo diventano più soffuse, ma soltanto in una determinata circostanza. Ci sono diverse regole sugli aerei che vanno rispettate, specialmente durante il decollo e l'atterraggio, che i passeggeri sono tenuti a osservare: tra queste troviamo appunto l'inserimento della modalità aereo sullo smartphone e il dover allacciare le cinture di sicurezza, senza potersi alzare dal sedile assegnato.

Un'altra norma deve essere invece rispettata dal personale aereo, e riguarda proprio l'illuminazione dell'abitacolo, che deve essere ridotta seguendo istruzioni precise.

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Le luci in aereo si abbassano al decollo e all'atterraggio quando fuori è buio

L'illuminazione della cabina deve essere abbassata quando, al decollo o all'atterraggio, il cielo fuori dal finestrino è scuro. Se infatti, al momento della partenza o dell'arrivo, è ancora notte, le luci dovranno essere ridotte. Perché? Non dovrebbe essere il contrario, dal momento che in questo modo, per i passeggeri, riuscire a vedere dovrebbe diventare ancora più difficile?

C'è una valida logica nascosta dietro a questo meccanismo: prima di tutto, con le luci abbassate, i segnali delle uscite di emergenza diventano maggiormente visibili. Ma non si tratta solo di questo: il motivo principale riguarda proprio la possibilità di vedere meglio. In che modo? Durante il decollo e l'atterraggio, fasi delicate e cruciali per quanto riguarda la sicurezza del volo, i passeggeri devono essere consapevoli di ciò che hanno intorno, sia all'interno dell'aereo che al suo esterno. Quando la cabina è buia, gli occhi si abituano all'oscurità: in questo modo riescono a osservare sia la cabina più buia che il panorama fuori dall'oblò.

Luci ridotte in aereo per aumentare la visibilità di notte

Pexels

Abbassare le luci prima di solcare il cielo buio consente di non essere abbagliati dalla luce della cabina senza riuscire a mettere perfettamente a fuoco ciò che ci circonda e cosa c'è fuori. Inoltre, questo sistema permetta agli assistenti di volo di rilevare potenziali pericoli e ostacoli esterni durante la fase di decollo e atterraggio. In definitiva, la luce interna del velivolo deve essere calibrata in base a quella esterna, in modo da dare il tempo ai nostri occhi - che impiegano dai dieci ai trenta minuti - di abituarsi all'ambiente che li circonda.

La Flight Safety Foundation ha dichiarato che, in presenza di vapori o fumi, i passeggeri potrebbero perdere la propria capacità di orientamento fino all'83%: questo può ostacolare la vista immediata delle uscite di sicurezza, i cui segnali devono infatti essere sempre accesi e ben illuminati, anche al buio. Abbassare le luci di notte, quando l'aereo decolla o atterra, è quindi fondamentale per avere una visione notturna attiva: ecco perché, inoltre, viene chiesto di alzare le tendine dei finestrini durante queste operazioni.

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