Ecco la tenuta dove Newton vide cadere la famosa mela: “l’albero c’è ancora”

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di Gianmarco Bonomo

24 Marzo 2024

Ecco la tenuta dove Newton vide cadere la famosa mela: “l’albero c’è ancora”
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Conosciamo tutti Isaac Newton, che nel Seicento per primo ha gettato le basi per la comprensione della gravità. Anche non avendo familiarità con il mondo della scienza o con il personaggio storico, conosciamo tutti la storia della mela e di come abbia portato alla "scoperta della gravità". Ecco, ma dov’è successo tutto questo? Un video condiviso su Instagram, e diventato virale, mostra il maniero di Woolsthorpe e il famosissimo albero che ha dato inizio a tutto.

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In un video virale la casa dove Newton ha scoperto la gravità: “l’albero c’è ancora”

Il video è stato condiviso su Instagram dall’account di Alice Loxton e dal National Trust britannico, l’ente per la conservazione del patrimonio storico e naturale del Regno Unito. La divulgatrice si trova nel maniero di Woolsthorpe, il luogo dove Isaac Newton ha iniziato a sviluppare la sua teoria sulla gravità. In realtà a Woolsthorpe Newton ha anche ricevuto l’ispirazione che, secondo la leggenda, si deve alla caduta di una mela da un particolare albero.

E questo albero si trova ancora nel maniero, oggi gestito dal National Trust. Ecco, non proprio lo stesso albero che fu distrutto durante una tempesta nell’Ottocento, ma un albero cresciuto dallo stesso tronco. Un clone, o un figlio potremmo dire, del melo che ispirò la legge di gravitazione universale.

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“Questo posto dovrebbe essere uno dei più visitati sulla Terra”: i commenti al video virale

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history_alice/Instagram

La meraviglia generata dal video di Alice Loxton non si giustifica soltanto con la storia della mela, che vedremo non essere propriamente vera. La realtà è che troppo spesso conosciamo i nomi, le opere e i successi delle figure storiche, ma non riusciamo nemmeno a immaginare i luoghi che li hanno visti protagonisti. Poter vedere, o toccare con mano, posti come Woolsthorpe Manor ci permette di sentirci più vicini a loro.

Un utente infatti scrive “questo posto dovrebbe essere uno dei più visitati sulla Terra”. Altri ricordano come ci sia un altro albero a Cambridge, non un falso ma un altro germoglio nato dal melo originale, che purtroppo è andato distrutto. Infine, un altro utente cerca di dare un po’ di contesto alla cosiddetta scoperta della gravità e scrive:

La gente dimentica che Newton ha visto cadere una mela e allo stesso tempo ha contemplato la Luna, chiedendosi se le due forze - quella che fa cadere la mela e quella che tiene la Luna in cielo - fossero la stessa forza.

Cosa c’è di vero nella storia della mela di Newton?

In effetti viene da chiederselo: cosa c’è di vero nella storia della mela di Newton? La vulgata è conosciuta a tutti, pur con infinite varianti degne di un mito: una mela cade sulla testa di Isaac Newton, e l’evento lo ispira nella scoperta della gravità. Ma è andata così?

Sì e no, nel senso che in diverse occasioni Newton stesso racconta di come la caduta delle mele gli è di ispirazione. È tuttavia Voltaire, il noto filosofo illuminista francese, a raccontare l’aneddoto come oggi lo conosciamo. La verità è che la scoperta della gravità è stata il frutto di un processo graduale, di anni di studio e riflessione, di confronti con altri scienziati dell’epoca, e così via. Può essere stato Newton a formulare la legge di gravitazione universale, certo, ma non è detto che una mela sia stata sufficiente.

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