I famosi foglietti adesivi compiono 50 anni: l'oggetto più usato negli uffici nacque in modo del tutto casuale

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di Francesca Argentati

22 Marzo 2024

I famosi foglietti adesivi compiono 50 anni: l'oggetto più usato negli uffici nacque in modo del tutto casuale
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Chi non usa i foglietti adesivi per scrivere appunti o lasciare brevi note? I piccoli e famosissimi adesivi in carta nel 2024 compiono 50 anni. In occasione di questo importante traguardo, conosciamo la loro storia e scopriamo chi li ha inventati.

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Neanche la tecnologia li soppianta

Neanche la tecnologia li soppianta

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Cartolerie e uffici, ma anche case, scuole e negozi, pullulano di foglietti adesivi, tradizionalmente di forma quadrata che, sul lato posteriore, hanno un leggero adesivo che permette di attaccarli su vari supporti e superfici. Solitamente vengono utilizzati per annotare veloci promemoria o rapide informazioni di cui dobbiamo perentoriamente ricordarci e, dal momento che si presentano in vari colori, è difficile non notarli.

Ebbene, questi popolarissimi articoli quest'anno festeggiano cinquant'anni di carriera e non accennano a esseri abbandonati in virtù delle nuove tecnologie. Ma come sono nati e chi li ha inventati? Quali sono le loro origini? Sebbene oggi sia possibile trovarli in una moltitudine di forme, dimensioni e colori, inizialmente si presentavano come foglietti quadrati da 7,6 centimetri di tonalità giallo canarino. Ma ciò che stupisce di più è che sono nati assolutamente per caso.

 

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I Post-it sono nati per caso

Questi foglietti adesivi super utilizzati sono nati da una serendipità: nessuno aveva pensato di crearli, ma qualcuno li ha realizzati senza sapere che lo avrebbe fatto.

Nel 1968, il chimico Spencer Silver si cimentò nell'invenzione di un adesivo super resistente, ma il risultato non fu quello sperato: creò infatti un adesivo estremamente debole, capace di attaccarsi alle superfici, ma con un'aderenza così bassa da poter essere staccato e nuovamente riposizionato senza che la carta si strappasse.

Dunque, una volta staccato poteva essere attaccato ancora e in una posizione diversa senza danneggiarsi, ma non assomigliava per nulla a ciò che aveva in mente il dottor Silver. Anche il colore iniziale fu una casualità: la carta utilizzata era uno scarto di un laboratorio adiacente, ed era proprio giallo canarino.

La nuova invenzione, del tutto accidentale, venne ignorata: il chimico cercò di sponsorizzarla per ben cinque anni, ma a nessuno venne in mente un modo utile per impiegarla, nemmeno al suo stesso creatore. La svolta arrivò nel 1974, quando un collega di Silver non trovò la brillante soluzione.

La svolta arriva grazie ai segnalibri

La svolta arriva grazie ai segnalibri

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Art Fry, oltre a lavorare col dottor Silver nella stessa azienda, cantava nel coro della chiesa. Tuttavia, aveva un problema: ogni volta che utilizzava dei segnalibri nella sua raccolta di inni religiosi, questi finivano per cadere in terra e fargli perdere il punto. Così, si chiese se non fosse possibile usare un segnalibro adesivo che riuscisse a non cadere ma che, allo stesso tempo, non strappasse la pagina una volta rimosso. A quel punto si ricordò dell'invenzione del suo collega Spencer, chiedendogli di provare la sua creazione e sistemando gli adesivi sui segnalibri.

L'idea funzionò perfettamente, tanto che i segnalibri restavano al proprio posto e potevano persino essere spostati e rincollati senza rovinare l'innario.

Nacque ufficialmente la storia dei foglietti adesivi: nel 1977, dopo essere stato depositato il brevetto, vennero commercializzati con il nome di "Press 'n Peel”: ben presto diventarono l'articolo da ufficio più utilizzato e famoso del mondo. E, cinquant'anni dopo, le cose non sono cambiate!

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