L'avventura delle due accademiche che dissero di aver fatto un inaspettato viaggio nel tempo nel 1901

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di Francesca Argentati

20 Marzo 2024

L'avventura delle due accademiche che dissero di aver fatto un inaspettato viaggio nel tempo nel 1901
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È possibile viaggiare nel tempo? Nessuno ha mai dimostrato di averlo fatto, ma l'esperienza raccontata da due donne accademiche nel 1901 riecheggia ancora oggi. Scopriamola insieme.

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L'incidente Moberly-Jourdain

L'incidente Moberly-Jourdain

Deror avi/Wikimedia commons - CC0 1.0 DEED

A tutti piacerebbe poter viaggiare nel tempo, tornando nel passato per vivere in epoca suggestive o andando nel futuro per scoprire come sarà il mondo di domani. Tuttavia, non è possibile farlo, perlomeno intenzionalmente: nel corso della storia sono state riportate diverse testimonianze di esperienze che sembrano inspiegabili e una di queste risale al 1901. Le protagoniste del curioso episodio sono state due donne inglesi provenienti dall'ambito accademico: Anne Moberly ed Eleanor Jourdain.

Nel primo anno del Novecento, le due donne si recarono in vacanza in Francia per visitare la Reggia di Versailles, dimora della regina Maria Antonietta. Qui, però, accadde qualcosa di inaspettato, diventato famoso e conosciuto dai posteri come "l'incidente Moberly-Jourdain". La Moberly, preside di una scuola, e la Jourdain, professoressa, non si intendevano molto di storia, tanto da temere che la visita si sarebbe rivelata noiosa: non potevano immaginare che quel caldo giorno di agosto avrebbe cambiato le loro vite.

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La visita al Petit Trianon

La visita al Petit Trianon

Élisabeth Vigée Le Brun/Wikimedia commons - Public domain

Dopo aver visitato la Sala degli Specchi, Moberly propose all'amica di visitare il Petit Trianon, il piccolo castello nel parco Grand Trianon, costruito tra il 1762 e il 1768 durante il regno di Luigi XV, il quale lo regalò alla giovane moglie di 19 anni, Maria Antonietta. Durante il tragitto, tuttavia, accadde qualcosa di strano: l'atmosfera diventò improvvisamente pesante, oppressiva e malinconica. D'un tratto, le due donne iniziarono a sentire strani rumori e melodie che sembravano appartenere a un'altra epoca, finché non incontrarono degli uomini "vestiti con lunghi cappotti verde grigiastro con piccoli cappelli a tre punte”, i quali invitarono le accademiche a proseguire per raggiungere la loro destinazione.

Una volta giunte al Temple de l'Amour, Moberly si accorse di un uomo dall'aspetto sgradevole, con uno sguardo malvagio e, poco dopo, apparve un altro signore dai modi gentili, che puntò il dito verso il Petit Trianon. Lì, vide una donna bionda seduta sul prato, con un cappello bianco e un abito estivo ma fuori dal tempo, intenta a disegnare. In seguito all'episodio, la preside ricollegò quella figura femminile alla regina Maria Antonietta, quando vide un suo ritratto del 1785 eseguito Adolf Wermüller: l'aspetto della donna che aveva incontrato nei giardini della reggia era identico.

Le due accademiche hanno davvero viaggiato nel tempo?

Le due accademiche hanno davvero viaggiato nel tempo?

Desconhecido/Wikimedia commons - Public domain

Una settimana dopo quell'incredibile esperienza, le due donne riuscirono a confrontarsi su quanto accaduto e decisero di raccontarlo in un libro intitolato "An Adevnture", uscito nel 1911. La pubblicazione ebbe un successo straordinario, sebbene non mancarono le critiche da parte di riviste che si occupavano di parapsicologia: ad esempio, le due donne citarono un ponte sul quale avrebbero camminato ma che, nella reggia originale, non sarebbe mai esistito.

Moberly, che descrisse le persone incontrate come "innaturali", simili a delle sculture. Le due donne tentarono di ripetere l'esperienza, ma non ritrovarono lo stesso percorso della prima volta. Si convinsero quindi che il luogo era infestato e pubblicarono il libro utilizzando due pseudonimi, Elizabeth Morison e Frances Lamont. Secondo lo scrittore Philippe Jullian, le accademiche in realtà si ritrovarono nel bel mezzo di una vera festa, organizzata dal poeta francese Robert de Montesquiou, il quale viveva nelle vicinanze della reggia e amava dar vita a eventi a tema e party in maschera.

Una spiegazione di certo più razionale rispetto all'ipotesi del viaggio del tempo, anche se ciò che è davvero accaduto in quel giorno di agosto del 1901 è destinato a rimanere un mistero.

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