Il rumore della neve sotto i nostri passi: perché sentiamo quel curioso scricchiolio se la calpestiamo?

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di Francesca Argentati

15 Marzo 2024

Il rumore della neve sotto i nostri passi: perché sentiamo quel curioso scricchiolio se la calpestiamo?
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Camminare sulla neve è un'esperienza suggestiva e rilassante, ma a cosa è dovuto il rumore che sentiamo a ogni passo sul manto bianco? Risponde la scienza.

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Neve silenziosa, ma rumorosa se calpestata

Neve silenziosa, ma rumorosa se calpestata

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Quando nevica, l'atmosfera diventa ovattata e tutto sembra calare in un candido silenzio. Questo non è frutto unicamente di una sensazione umana: effettivamente, dopo che la neve atterra copiosa sulla superficie il mondo è davvero meno rumoroso: il motivo è che uno spesso manto bianco è in grado di assorbire le onde sonore e di attutirle, regalandoci quella magica atmosfera tipicamente invernale.

Così, siamo pervasi dal desiderio di indossare gli scarponcini e avventurarci sul tappeto innevato per una rilassante passeggiata in mezzo al bianco e, magari, creare un simpatico pupazzo o giocare a lanciare le classiche palle di neve. Camminare sulla neve non produce lo stesso rumore dell'asfalto o dell'erba, naturalmente, ma un tipico e inconfondibile suono: perché? Se la neve assorbe il rumore, come mai produce quella sorta di scricchiolio sotto le nostre scarpe?
Sebbene sembri soffice e morbida, pare rompersi a ogni nostro passo. Ecco perché succede.

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Ecco perché la neve fa rumore sotto i nostri piedi

Nonostante l'aspetto apparentemente innocente della neve, sappiamo che si tratta di ghiaccio. Come spiega il National Snow and Ice Data Center, "uno strato di neve è formato da tanti minuscoli granelli di ghiaccio circondati dall’aria e, quando ci si cammina sopra, si comprimono." Nel momento in cui la neve si comprime, questi granelli di ghiaccio sfregano gli uni contro gli altri, creando tanto più attrito quanto più è bassa la temperatura. Dunque, più la neve è fredda, maggiore sarà lo scricchiolio e il rumore prodotti. Al contrario, quando la neve è sul punto di disciogliersi, l'attrito si riduce e quando viene calpestata non produce alcun suono o, in ogni caso, molto meno intenso.

Il ghiaccio che compone i fiocchi di neve è solido, ma sulla superficie ha anche uno strato quasi liquido e sottile. Il primo a suggerire questa idea fu Michaiel Faraday, esperto di elettrochimica e magnetismo, intorno al 1850. La scienza ha confermato questa teoria e, sebbene non sia chiara l'origine di questo strato, ciò che è certo è che il suo spessore dipende dalla temperatura della neve: quando è più calda, questa sorta di pellicola liquida si assottiglia, diventando più morbido e riducendo quindi l'attrito che dà origine al crepitio che udiamo. Viceversa, quando la neve si raffredda e questo strato diventa più spesso, i cristalli scivolano meno "morbidamente" tra loro e finiscono per rompersi, dando origine al rumore che conosciamo.

A quale temperatura la neve fa rumore?

A quale temperatura la neve fa rumore?

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Ma qual è la soglia di temperatura che fa la differenza tra una neve silenziosa e una neve rumorosa? Indicativamente, è intorno ai -10°C, come sostengono gli scienziati dell'Università del Wisconsin. Dunque, abbiamo capito cosa produce il rumore che sentiamo quando calpestiamo il manto candido, ma le condizioni per riuscire a udirlo dipendono da qual è la sua temperatura.

Sopra la temperatura indicata, la neve risulterà più scivolosa, morbida e silenziosa, ma sotto questa soglia limite i cristalli si frantumeranno sotto i nostri passi emettendo quel curioso scricchiolio. Inoltre, la pressione prodotta dalle scarpe genera calore e, sopra i -10°C, contribuisce a riscaldare la neve e a scioglierla.
Per capire quanto fa freddo fuori, quindi, è sufficiente ascoltare "la voce" della neve sotto i tuoi piedi: è forte e chiara, flebile o assolutamente silenziosa?

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