Chi guarda troppa TV si alza più spesso di notte per andare in bagno: i ricercatori ne sono sicuri

Gianmarco Bonomo image
di Gianmarco Bonomo

06 Marzo 2024

Chi guarda troppa TV si alza più spesso di notte per andare in bagno: i ricercatori ne sono sicuri
Advertisement

Svegliarsi all’improvviso mentre si sta dormendo è di per sé abbastanza fastidioso, ma è anche peggio doversi alzare nel cuore della notte per andare a fare pipì. Si tratta di un’esperienza che nessuno gradisce, ma di cui alcuni studiosi potrebbero aver trovato uno dei fattori scatenanti. Come si legge nella ricerca condotta dalla Wenzhou Medical University, l’indiziata potrebbe essere la TV. Vediamo come.

Advertisement

Cos’è la nicturia: più di un semplice fastidio

Cos’è la nicturia: più di un semplice fastidio

Pexels

Alzarsi nel cuore della notte per andare in bagno a fare pipì è un fenomeno così fastidioso e comune da avere un nome tutto suo: nicturia. Si tratta di un disturbo che colpisce il 48% degli uomini e il 51% delle donne fra i 40 e i 60 anni. Insieme alla nocturia, peraltro, si accompagna anche l’insonnia: svegliarsi all’improvviso per urinare rende ovviamente più difficile provare a riaddormentarsi. Non tutti ci riescono.

Identificare le cause della nicturia non è semplice, perché sono diversi i fattori che contribuiscono a questa condizione. Fra quelli medici, ci sono diabete, ipertrofia prostatica benigna, patologie della vescica, e così sia. Per non parlare di altre potenziali cause, come proposto dai ricercatori della Wenzhou Medical University secondo cui chi guarda più TV è più incline a dover fare pipì di notte. Ma in che senso?

Advertisement

Guardare la TV fa fare molta più pipì di notte? La ricerca

Pubblicata sulla rivista Neurourology and Urodynamics, la ricerca del team cinese ha già un titolo che di per sé è un programma. Lo studio infatti si intitola “Associazione fra tempo televisivo e/o video e nicturia negli adulti: un’analisi della National Health and Nutrition Examination Survey”. Secondo la ricerca, guardare la TV è altri schermi per più di cinque ore al giorno presenta dei collegamenti con il rischio di nicturia. In pratica, fa alzare più volte durante la notte per andare in bagno a urinare.

Lo studio ha analizzato i dati di oltre 13 mila adulti e ha scoperto una correlazione senza dubbio interessante. Le persone che trascorrevano più tempo davanti a uno schermo - che fosse quello della TV, del computer o del cellulare - avevano un rischio del 48% maggiore di soffrire di nicturia. A spiegare questo risultato, sostengono i ricercatori, potrebbe essere la luce blu emessa dagli schermi, che interferisce con la produzione di melatonina e disturba il nostro ritmo circadiano.

Correlazione, causalità o entrambe?

Correlazione, causalità o entrambe?

Freepik

C’è un detto nella scienza secondo cui correlation does not imply causation: in pratica, la correlazione fra due eventi non implica un rapporto causale. Se due eventi sono correlati, mostrano percentuali simili, sembrano dipendere dalle medesime variabili, non è detto che esistano altre relazioni fra essi. La correlazione potrebbe essere soltanto, appunto, correlazione. Si tratta di un rischio che i ricercatori cinesi conoscono bene, e di cui parlano nel loro studio sulla nicturia. Ci sono molti altri fattori che potrebbero spiegare questa condizione medica, oltre a quelli che abbiamo visto nel primo paragrafo, come bere troppo la sera, mangiare cibi salati, e così via.

Insomma, guardare troppa TV potrebbe far fare molta più pipì di notte, ma neanche i ricercatori sanno perché, Oppure, fra le due occorrenze c’è soltanto una correlazione curiosa che poco ha a che vedere con il fenomeno in sé. Non sarebbe neanche la prima volta che accade in ambito scientifico. Quale che sia la verità, è bene tuttavia non perdere di vista l’orizzonte di riferimento: a prescindere dalla ricerca, guardare troppi contenuti sugli schermi fa male, così come anche avere una dieta non equilibrata e non dormire abbastanza. Non dovrebbe essere una ricerca a dircelo.

 

Disclaimer: l'autore di questo articolo non è un medico e le informazioni fornite in questo articolo sono solo a scopo informativo e non sostituiscono il parere del medico curante o di altri professionisti sanitari. Non utilizzare le informazioni contenute in questo articolo per autodiagnosticarti o per trattare un problema medico. Se hai dubbi o domande sulla tua salute, consulta sempre il tuo medico o un altro professionista sanitario qualificato prima di iniziare qualsiasi trattamento o di apportare qualsiasi modifica al tuo stile di vita.

Advertisement