Il mini appartamento in Giappone è davvero piccolissimo e tutti si chiedono: "Ma il letto dov'è?"

Gianmarco Bonomo image
di Gianmarco Bonomo

28 Febbraio 2024

Il mini appartamento in Giappone è davvero piccolissimo e tutti si chiedono: "Ma il letto dov'è?"
Advertisement

Che i giapponesi abbiano un rapporto molto particolare con gli spazi non è certo un mistero. Sono ormai piuttosto famosi i capsule hotel, dove si dorme in un vero e proprio loculo, simbolo perfetto di una terra dove ogni centimetro conta. Proprio a Tokyo si trova infatti uno degli appartamenti più piccoli del Giappone, un luogo così compatto che a tratti sembra soltanto un corridoio. Neanche così lungo, a vedere il video che lo mostra.

Advertisement

In un video virale l’appartamento più strano di Tokyo: un unico corridoio senza privacy

In un video virale l’appartamento più strano di Tokyo: un unico corridoio senza privacy

Tokyo Lens/Youtube

Il video intitolato Inside Tokyo’s Craziest Tiny Apartment, letteralmente “nel piccolo appartamento più assurdo di Tokyo”, è stato pubblicato su Instagram dall’account Tokyo Lens. E già dai primi secondi si nota qualcosa di strano: dall’esplorazione della casa, sembra che in realtà l’appartamento sia soltanto un corridoio che gira attorno a un palazzo. In mezzo ci sono le scale, all’esterno una vetrata continua: fra le due, l’appartamento più strano di Tokyo.

L’ingresso dello spazio “vivibile”, mostra il video, è largo 1,70 metri ed è il punto più ampio della casa, mentre il resto del corridoio è largo meno di un metro. Pardon, il resto dell’appartamento. Il bagno è esposto e si raggiunge facendo un giro antiorario, mentre per fare la doccia è necessario fare un giro orario completo: che sia una soluzione per l’attività fisica? A garantire la privacy, c’è soltanto un sistema di tende che punta a coprire l’ambiente “domestico”. Per quanto possibile.

Advertisement

“Hanno costruito un appartamento sul balcone di qualcuno” e altri commenti del web

“Hanno costruito un appartamento sul balcone di qualcuno” e altri commenti del web

tokyo_one/Instagram

Il Giappone non è nuovo a usanze, tendenze e pratiche che possono apparire singolari, persino strane. Di certo il mini appartamento descritto da Tokyo Lens rientra fra queste, come anche i commenti hanno sottolineato. Un utente si chiede “devo sapere cosa c’è in mezzo all’edificio”, ma ci sono soltanto le scale che portano all’appartamento: non siamo sicuri che l’uso dello spazio a disposizione sia ottimizzato. Un altro utente riconosce che “l’unica cosa bella di questo appartamento è la luce naturale”: praticamente c’è soltanto quella. Infine, in un commento si legge “hanno costruito un appartamento sul balcone di qualcuno”. E come dargli torto?

A guardare il video su Instagram, o la sua versione completa su Youtube, viene però un dubbio. Davvero i giapponesi sono disposti ad abitare spazi del genere oppure la questione è più complessa? Un utente si pone una domanda strana quanto l’appartamento di Tokyo: “è stato un artista a crearlo per farci interrogare su cosa sia un appartamento?”. E la cosa più strana è che l’idea non ci sembra neanche così assurda.

Lo strano rapporto fra il Giappone e le case piccole

Come dicevamo in introduzione, il Giappone è noto per i suoi mini appartamenti, simbolo di un rapporto particolare con lo spazio vitale e personale. Le piccole abitazioni di Tokyo, per esempio, sono una risposta alla sovrappopolazione di una delle aree urbane più grandi al mondo. Di fronte alla mancanza di spazio, si cerca di rendere lo spazio a disposizione quanto più accogliente. Se da una parte ci sono le immense ville giapponesi e dall’altra ci sono i capsule hotel, in mezzo c’è una pletora di appartamenti di dimensioni normali, modeste, mini, in cui l’ottimizzazione dello spazio da pratica di arredamento diventa filosofia di vita.

A vedere i mini appartamenti viene quasi da ammirare le soluzioni intelligenti che permettono di vivere in pochi metri quadrati. Allo stesso tempo, la loro stessa esistenza impone di riflettere su come il mondo di oggi guardi al diritto di “abitare” in un luogo. Nella speranza che non sia un “lungo” corridoio attorno a un edificio, con nulla dentro e il vuoto fuori.

Advertisement