Ecco perché molti uomini perdono i capelli e diventano calvi, molto più delle donne

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di Francesca Argentati

14 Febbraio 2024

Ecco perché molti uomini perdono i capelli e diventano calvi, molto più delle donne
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La caduta dei capelli è un problema comune, che colpisce circa l'80% degli uomini e il 50% delle donne: ma a cosa è dovuta e perché si manifesta? Vediamo da cosa dipende la comparsa della calvizie.

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Gli uomini perdono i capelli più delle donne, perché?

Gli uomini perdono i capelli più delle donne, perché?

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Diventare calvi, per molti, non è una passeggiata: la perdita di capelli può causare disagio, sebbene sia un fenomeno che colpisce un'elevata percentuale di persone. Prima di tutto, occorre fare un distinguo: di fatto, sono molto più spesso gli uomini a subire questo processo rispetto alle donne. Perché? L'alopecia androgenetica, cioè la perdita di capelli, colpisce entrambi i generi ed è una condizione permanente: questo significa che i capelli, nelle zone del cuoio capelluto che vengono colpite, non potranno ricrescere in modo naturale. I medici che seguono i pazienti con calvizie, utilizzano la scala Ludwig nelle donne e la scala Hamilton-Norwood negli uomini per monitorarne l'avanzamento. Negli uomini, la calvizie è caratterizzata da una stempiatura evidente che tende a peggiorare con l'età, mentre le donne sperimentano un diradamento e un assottigliamento del capello nella riga centrale.

Il motivo per cui gli uomini sono maggiormente predisposti, secondo gli esperti, dipende da una serie di fattori genetici che non possono essere contrastati né prevenuti. Si tratta, dunque, di una condizione ereditaria, mentre nelle donne più frequentemente è associata allo stress, a uno stile di vita sregolato o a una carenza vitaminica, tutte cause che possono essere corrette, ripristinando la naturale riscrescita dei capelli.

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La causa della calvizie è genetica

La causa della calvizie è genetica

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L'alopecia androgenetica è quindi più diffusa nell'universo maschile piuttosto che in quello femminile: gli uomini ereditano molto più spesso il gene responsabile della caduta dei capelli, che come detto non è reversibile. Inoltre, l'ormone maschile diidrotestosterone può favorire una caduta più rapida, rendendo questa differenza molto più accentuata e in età precoce, mentre per le donne si verifica più di frequente dopo la menopausa. Sebbene tutti perdiamo tra i cinquanta e i cento capelli al giorno, che seguono un normale ciclo di crescita, caduta e rinnovo, i casi di calvizie sono ben più evidenti.

I follicoli piliferi smettono di funzionare con l'invecchiamento, che porta a un diradamento naturale anche in assenza di calvizie, ma che contribuisce a rendere questa condizione sempre più evidente. La maggior parte degli uomini noterà la presenza di calvizie entro i 35 anni, con un diradamento molto evidente entro i 50 anni, mentre il 25% inizierà a perdere i capelli prima dei 21 anni di età. Al di là di fattori reversibili come una dieta carente dei nutrienti essenziali e un apporto insufficiente di proteine ai capelli, il fumo di sigaretta che riduce la quantità di ossigeno necessaria alla crescita dei follicoli piliferi, la questione genetica legata ai cambiamenti ormonali non può dunque essere invertita.

La perdita di capelli si può ripristinare o prevenire?

La perdita di capelli si può ripristinare o prevenire?

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La produzione di ormoni androgeni inizia dalla pubertà e, in coloro che sono è geneticamente predisposti alla calvizie, inizieranno a interagire con i geni per inibire i follicoli piliferi, con la conseguente caduta e comparsa di peluria sottile e non pigmentata, fin quando i follicoli non diventano completamente dormienti. A questo punto, inizierà la caduta dei capelli nella zona delle tempie e sulla sommità del capo. Nonostante non sia ancora disponibile una cura contro l'alopecia androgenetica, in tutti gli altri casi di caduta di capelli gli esperti suggeriscono di adottare uno stile di vita salutare che, migliorando la dieta e interrompendo l'abitudine del fumo, può contribuire a invertire il processo e, in ogni caso, a favorire il benessere generale dell'organismo.

Se noti un diradamento del tuo cuoio capelluto, è importante sottoporsi a una diagnosi accurata per stabilirne le cause e i potenziali trattamenti che uno specialista esperto e qualificato è in grado di consigliarti sulla base della tua situazione individuale. I ricercatori non si arrendono davanti a questa problematica comune, continuando a cercare soluzioni sia per la prevenzione che per il trattamento. Fino a quel momento, i dermatologi consigliano di concentrarsi sull'accettazione della calvizie e sull'adozione di un look che faccia sentire a proprio agio. Prima di sottoporsi a trattamenti o trapianti di capelli molto costosi, aggiungono, è importante consultare uno specialista di fiducia.

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