A Parigi passa il referendum che fa pagare ai SUV un parcheggio più "salato": ecco a quanto ammonterà

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di Francesca Argentati

06 Febbraio 2024

A Parigi passa il referendum che fa pagare ai SUV un parcheggio più "salato": ecco a quanto ammonterà
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I veicoli utilitari sportivi, che uniscono le caratteristiche delle auto stradali a quelle tipiche dei fuoristrada, sono stati "sconfitti" dai cittadini parigini in seguito alla proposta avanzata nell'ultimo referendum. Ecco perché.

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Un referendum cittadino ha deciso il tutto.

Lungi dall'essere una soluzione definitiva al problema, ma un decisivo passo avanti nel contrastare il cambiamento climatico, i parigini hanno detto basta, votando per triplicare il costo dei parcheggi proprio per i SUV.

Nell'ultimo referendum cittadino, il 54,6% si è detto a favore di tariffe aumentate unicamente per queste vetture, proprio per scoraggiarne la circolazione in favore di una migliore tutela ambientale. In ogni caso, questa percentuale è conteggiata su un numero esiguo di elettori, pari al 5,7% del totale registrato nella capitale francese. Gli attivisti green si auguravano una maggiore partecipazione alle urne, tuttavia il risultato ha soddisfatto le loro aspettative: oltre la metà dei voti espressi è stata favorevole alla limitazione dei SUV.

Anne Hidalgo, sindaco socialista di Parigi, ha dichiarato: "I parigini hanno fatto una scelta chiara... altre città seguiranno. Qui a Parigi garantiamo che le generazioni possano vivere in un ambiente sano”, sottolineando che l'inquinamento atmosferico è stato tra i motivi alla base di questa scelta, insieme alla sicurezza stradale. Il comune di Parigi, tramite un comunicato stampa, ha reso noto che i SUV rappresentano circa il 40% dei veicoli venduti attualmente.

 

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L'idea di aumentare il costo dei parcheggi per i SUV era stata definita dalla Hidalgo "una scelta mirata a chi possiede macchine particolarmente inquinanti e che non cerca di limitarne l'utilizzo". Parigi ha scelto un metodo per alcuni aspetti molto duro per cercare di mitigare il comportamento dei propri cittadini e renderlo più responsabile, con il benestare di una buona fetta di elettori.

La proposta, dunque, è diventata ufficialmente concreta e verrà messa in pratica, ma quando? Le tariffe maggiorate dei parcheggi rivolte ai SUV potrebbe essere già realtà a partire dai primi giorni di settembre 2024, a un costo che dovrebbe raggiungere i 18 euro per un'ora nelle zone centrali di Parigi, mentre la periferia della città avrà costi di 12 euro all'ora. 

Ci sono dei parametri per stabilire a quali veicoli applicare la maggiorazione tariffaria dei parcheggi? La risposta, ovviamente, è sì: questi prezzi aumentati riguarderanno i SUV e le auto 4x4 con un peso superiore a 1,6 tonnellate e che possiedono un motore a combustione o ibrido, ma anche a veicoli elettrici che superano le due tonnellate.

Un cambiamento preannunciato

Un cambiamento preannunciato

Pixabay

Il vicesindaco di Parigi, Emmanuel Grégoire, si è espresso attraverso il suo account su X in seguito alle votazioni: "Più del 54% dei parigini si è espresso a favore della riduzione del posto dei SUV a Parigi. Il messaggio è chiaro: fermare queste auto sempre più grandi, che inquinano e ingombrano le nostre strade."

Parigi non è nuova a queste iniziative pro-ambiente: nel 2023, è stata proposta al voto l'iniziativa di vietare il noleggio degli scooter elettrici, anche in quel caso approvata dai cittadini, rendendola la prima capitale europea a fare questo importante passo.

Da quando al timone della capitale c'è la sindaca Hidalgo, sono state molte le restrizioni applicate per una migliore circolazione e una limitazione dell'inquinamento stradale, con una riduzione dei parcheggi all'aperto in favore di quelli sotterranei e un aumento delle piste ciclabili. Questo ha portato a un uso maggiore delle biciclette pari al 71%. I SUV di Parigi soggetti alla nuova tariffa saranno circa il 10% dei veicoli totali, per un ricavo di circa 35 milioni di euro all'anno per la città.

Tra gli oppositori, diverse associazioni automobilistiche, tra cui il gruppo 40 Millions d'Automobiliste, sono insorte contro la limitazione, che considerano ingiusta e priva di fondamenta, una decisione immeritata e basata unicamente sulla forma del veicolo, che limita il pubblico diritto all'acquisto dell'auto che si desidera. Due fazioni opposte, dunque, che rivendicano diritti diversi. L'obiettivo della misura è quello di ridurre l'inquinamento atmosferico e la congestione del traffico, ma alcuni critici la considerano una discriminazione nei confronti dei proprietari di SUV.

Ma è proprio vero che i SUV sono più inquinanti rispetto agli altri veicoli per via della loro pesantezza? Qual è la reale differenza con una vettura più leggera, ma più datata? Di certo, al di là di come stiano realmente le cose, l'aspetto fondamentale e su cui tutti dovremmo lavorare è una maggiore consapevolezza dell'ecologia, l'adozione di comportamenti che favoriscono la salvaguardia ambientale e limitino il cambiamento climatico, agendo in modo responsabile al di là dell'auto che scegliamo di acquistare e di guidare. Un'adeguata "educazione civica" in questo senso, unita a iniziative che invitino a una collaborazione attiva e spontanea da parte di tutti i cittadini, forse potrebbe essere una soluzione più conciliante ed efficace.

La decisione di Parigi di triplicare il costo dei parcheggi per i SUV è un passo coraggioso, ma è importante che sia accompagnata da altre misure per ridurre l'inquinamento atmosferico e la congestione del traffico. Tu che ne pensi?

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