Come vengono scelti i nomi delle strade?

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di Francesca Argentati

28 Gennaio 2024

Come vengono scelti i nomi delle strade?
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Ogni Paese ha le sue regole per scegliere i nomi delle proprie strade, vie e piazze, ma come funziona in Italia? Vediamo insieme i "segreti" della toponomastica italiana.

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Chi sceglie i nomi delle vie in Italia?

Chi sceglie i nomi delle vie in Italia?

Pixabay

Un turista che approda in Italia potrebbe avere non poche difficoltà a orientarsi memorizzando il nome delle nostre vie, che spesso prevedono iniziali puntate e nomi articolati sui loro cartelli. Ma come vengono scelti questi nomi e soprattutto chi li decide? Naturalmente, ogni strada racconta un po' del nostro passato e ha una sua precisa identità, riferita spesso a personaggi realmente esistiti, ma in alcuni casi anche a fiori o piante. Insomma, tutti ci siamo chiesti almeno una volta perché quella via si chiama proprio così e come è stato stabilito.

Innanzitutto, non è un unico ente a decidere come una via determinata via dovrà chiamarsi. Ogni comune si rifà al proprio regolamento, ma, di norma, un quartiere raggruppa delle strade che si rifanno a un determinato tema, che può essere storico, culturale, politico, geografico, letterario o via dicendo, conferendo una precisa identità a quella parte della città. Normalmente, a ricoprire questo incarico è il sindaco, unitamente al consiglio comunale, ma molto dipende dalla giurisdizione del comune in questione. Nel caso di strade particolarmente importanti o principale, l'appellativo può essere deciso da un'agenzia statale o dal governo centrale.

Tuttavia, dopo aver formulato la denominazione di una data via, questa deve essere sottoposta alla giunta comunale e in seguito al Prefetto, organo dello Stato che rappresenta il governo territoriale della città, che deciderà se approvarla oppure no.

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L'iter per stabilire il nome di strade e vie nei comuni italiani

L'iter per stabilire il nome di strade e vie nei comuni italiani

Freepik

I comuni principali, come ad esempio Roma e Milano, prevedono una commissione esperta di toponomastica e a volte la scelta definitiva spetta direttamente al Ministero dell'Interno. Ci sono delle regole precise da tenere in considerazione nella scelta: se il nome scelto si riferisce a una persona realmente esistita, deve essere trascorso un minimo di dieci anni dalla sua scomparsa. Questa norma prevede però un'eccezione: nel caso il decesso sia avvenuto per la causa nazionale o in guerra, il tempo d'attesa può essere ridotto.

Inoltre, soltanto una via all'interno del comune può avere il nome scelto, che quindi non può essere replicato in quartieri o zone diverse. Nel caso in cui la denominazione venisse modificata in seguito, dovrà permanere anche quella precedente e per procedere alla modifica è spesso necessario ottenere anche il consenso di altri enti pubblici. La ricerca del nome, in ogni caso, dovrà tenere conto del nome delle altre vie e della specifica storia del quartiere in cui si trova.
Nei comuni più piccoli, nella decisione può essere coinvolta anche la polizia municipale dopo il benestare della giunta comunale. Sebbene il procedimento possa leggermente variare in base alle regioni, c'è un aspetto che sembra essere uniforme in tutta l'Italia.

Il 93% dei nomi delle vie italiane sono maschili

Il 93% dei nomi delle vie italiane sono maschili

Toponomastica femminile

In Italia, non sembrano essere molte le vie dedicate a personaggi femminili. Sebbene servano a orientarci all'interno della città, i nomi delle vie, come abbiamo detto, sono una rappresentazione del nostro passato storico-culturale, che nel tempo contribuiscono a permeare e consolidare la memoria collettiva. Tuttavia, in Italia il 93% delle strade dedicate a persone portano nomi maschili. Secondo Maria Pia Ercolini, fondatrice e presidente dell'associazione Toponomastica femminile, le denominazioni scelte per le vie cittadine riflettono il valore che le comunità riconoscono ai propri membri. Ne consegue che una così netta differenza di genere sottenda un minor riconoscimento a livello storico, culturale e artistico verso le donne?

In Italia, la città che ha dato un maggior numero di nomi femminili alle proprie vie è Bolzano, in Trentino Alto Adige, nonostante siano comunque il 13% del totale. Quella con la percentuale più bassa è invece Aosta, con sole due strade che portano nomi di donne. In generale, il riconoscimento femminile nelle vie delle città italiane è pressoché religioso e porta il nome di Maria o di alcune sante beatificate.

Avevi mai notato questa curiosa differenza? Che ne pensi?

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