Nel tardo Medioevo le persone dormivano all'interno degli armadi: come facevano?

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di Francesca Argentati

25 Gennaio 2024

Nel tardo Medioevo le persone dormivano all'interno degli armadi: come facevano?
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Sapevi che le persone, nel Medioevo, avevano l'abitudine di dormire in letti sistemati all'interno di armadi di legno? Proprio così: ecco perché si è diffusa questa pratica all'epoca molto comune.

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I box-letto negli armadi del tardo Medioevo

I box-letto negli armadi del tardo Medioevo

MOREAU Henri/Wikimedia commons - CC BY-SA 4.0 DEED

Nel Medioevo, periodo compreso indicativamente tra il 500 e il 1500, erano in voga pratiche e usanze che, al giorno d'oggi, potrebbero apparirci bizzarre. Una di queste riguarda proprio il sonno: molte persone, infatti, usavano dormire all'interno degli armadi. Sebbene possa sembrarci molto strano immaginarci chiusi in un mobile durante il riposo notturno, all'epoca non era affatto inusuale: ma come si è sviluppata questa abitudine e soprattutto perché? Il letto-box ha preso piede nel tardo Medioevo, anche se in alcune regioni è stato usato fino al ventesimo secolo, specialmente nelle aree settentrionale dell'Europa, dove gli inverni erano, e sono tutt'ora, particolarmente freddi.

Questi armadi-giacigli erano ricavati dalla legna usata per il fuoco, non erano di certo simbolo di nobiltà ed erano utilizzati dai ceti sociali meno facoltosi del periodo. I Paesi in cui questi angusti letti erano più diffusi erano i Paesi Bassi, la Scozia, la Francia e il Regno Unito, ed erano appunto ricavati all'interno di armadi le cui porte venivano chiuse durante la notte. Alcune di esse potevano essere bloccate dall'interno con un lucchetto o dei bulloni.

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Ecco perché nel tardo Medioevo le persone dormivano negli armadi

Ecco perché nel tardo Medioevo le persone dormivano negli armadi

Wolfang Sauber/Wikimedia commons - CC BY-SA 3.0 DEED

In alcuni casi, avevano più piani ed erano dotati di mensole e scaffali su cui riporre vari oggetti. Per quale motivo erano così utilizzati? La ragione è da ricercare nel torpore che erano in grado di offrire: trattandosi di piccoli spazi all'interno del mobile, riuscivano a catturare il calore durante le stagioni fredde e particolarmente rigide. Probabilmente, inoltre, garantivano un rifugio più sicuro rispetto al potenziale ingresso di estranei o animali selvatici durante la notte.

Naturalmente, non era possibile dormire sdraiati, come facciamo oggi nei letti moderni: le persone che ne Medioevo riposavano nei box-letto, erano costrette ad assumere una posizione seduta, con la schiena appoggiata allo schienale interno dell'armadio: non certo il massimo del comfort, ma questo consentiva di risparmiare spazio utile, considerando che le famiglie erano molto numerose, e metteva al riparo dalla superstizione secondo cui dormire sdraiati potesse condurre alla fine dell'esistenza.

Molto frequenti nelle fattorie, erano spesso posizionati nelle cucine o nel fienile, dal momento che spesso non c'era spazio sufficiente per una camera da letto vera e propria. Si ritiene che in contadini, prima di andare a caccia, sistemassero i propri figli in questi box per metterli al sicuro durante la loro assenza. La comodità, per queste persone, rappresentava un lusso ed erano abituate ad arrangiarsi al meglio che potevano, prediligendo la praticità.

Quando vennero abbandonati i letti nell'armadio del Medioevo?

Quando vennero abbandonati i letti nell'armadio del Medioevo?

Moreau.henri/Wikimedia commons - CC BY-SA 3.0 DEED

Sebbene garantisse calore e permettesse di ottimizzare lo spazio, questa soluzione non era di certo molto igienica. Così, nonostante nelle zone rurali continuò a essere ampiamente utilizzato, in città le cose cambiarono durante il XIX secolo, quando l'avvento del letto come lo conosciamo oggi portò a una svolta radicale nella pratica del sonno, grazie al morbido materasso e alla possibilità di sdraiarsi per dormire.

Una volta archiviato il letto-box come struttura in legno per dormire, tornò in voga come mobile da arredamento, anche in quelle abitazioni più spaziose e confortevoli dotate di varie camere da letto. Molti artigiani lavoravano l'ebano per realizzare questi armadi-letto, dando loro le sembianze di grandi cassettiere o cassapanche. L'ultimo Paese ad abbandonare questi letti a scatola fu la Scozia, dove resistettero fino al XX secolo. Tuttavia, la scarsa igiene e i cattivi odori portarono la popolazione a rinunciare, optando per soluzioni più salutari. I materassi composti di foglie e paglia, infatti, diventavano un ricettacolo di insetti come pulci e cimici, che proliferavano portando a infezioni e malattie.

Tuttavia, sebbene oggi siano disponibili diverse opzioni di riscaldamento, nell'Europa settentrionale i letti armadio non sono completamente scomparsi: in alcuni appartamenti monolocali, sono ancora piuttosto apprezzati, sia per una questione di spazi che di privacy. Riesci a immaginare di dormire in un letto simile? Ne avevi mai sentito parlare?

Altre bizzarre abitudini e usanze del Medioevo

I letti-armadio non erano le uniche abitudini del Medioevo che oggi possono apparirci bizzarre: pensiamo, ad esempio, alle scarpe dalla punta eccessivamente lunga che rispecchiavano la classe sociale, definite "poulaines", o all'utilizzo di gabbie per volatili come accessori di stile attaccate ai vestiti. Inoltre, la fronte sporgente era considerata un simbolo di bellezza e le donne erano solite rasarsi i capelli all'attaccatura anteriore per farla sembrare più alta. Per non parlare delle abitudini alimentari: ad esempio, era pratica comune cucinare cigni e rivestirli delle loro piume prima di servirli in tavola.

Ti sarebbe piaciuto vivere in questo periodo storico?

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