La Terra ha un vero e proprio scudo gravitazionale che ci protegge dagli asteroidi: lo dice una ricerca

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di Gianmarco Bonomo

05 Gennaio 2024

La Terra ha un vero e proprio scudo gravitazionale che ci protegge dagli asteroidi: lo dice una ricerca
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Se pensiamo a un asteroide, la mente va immediatamente a quello che ha causato l’estinzione dei dinosauri, o a film come Armageddon. Eppure, ogni anno ci sono tantissimi asteroidi che si avvicinano alla Terra, senza tuttavia causare collisioni o catastrofi. Come mai succede? Tenta di rispondere a questa domanda un nuovo studio, secondo cui la Terra avrebbe un sistema di difesa gravitazionale, in grado di distruggere la maggior parte dei corpi celesti in avvicinamento.

L’impatto della gravità sugli asteroidi

L’impatto della gravità sugli asteroidi

Freepik

A distruggere la maggior parte di asteroidi e meteoriti in avvicinamento alla Terra sarebbe la gravità del nostro pianeta. Per comprendere il suo impatto, possiamo pensare a come la gravità della Luna generi il fenomeno delle maree, e a come queste ultime abbiano effetto anche sulla Luna, causando una sua accelerazione. Come Terra e Luna si influenzano nelle rispettive gravità, allo stesso modo la Terra genera un impatto gravitazionale sui vicini corpi celesti. E con effetti che possono essere distruttivi.

Secondo Mikael Granvik, che si è occupato a lungo di questo fenomeno, l’esempio perfetto è quello della cometa Shoemaker-Levy 9. Nel 1994, frammenti della cometa si schiantarono su Giove dopo che la gravità del gigante gassoso li aveva strappati al corpo principale. Ma come si spiega questa sorta di scudo basato sull’attrazione gravitazionale dei pianeti?

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Asteroidi frammentati dalla gravità terrestre: alla ricerca di prove

Asteroidi frammentati dalla gravità terrestre: alla ricerca di prove

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Dopo aver sviluppato un modello che calcola la traiettoria degli asteroidi già nel 2016, Granvik e il suo team hanno confrontato i loro risultati con le osservazioni della Catalina Sky Survey, il programma finanziato dalla NASA. I  ricercatori hanno scoperto che queste osservazioni non avevano tenuto conto dei frammenti risultanti dagli asteroidi distrutti dalle forze di marea della Terra.

In pratica, Granvik e il suo team hanno capito che non è sufficiente cercare famiglie di asteroidi che si formano dopo l’interruzione delle maree. Al contrario, i frammenti della distruzione dovuta alla gravità terrestre possono persistere per milioni di anni. Di fronte ad asteroidi di cui non si riusciva a spiegare la presenza, adesso sappiamo che si tratta di residui del nostro “scudo spaziale”.

Un modello innovativo per studiare lo scudo gravitazionale della Terra

Un modello innovativo per studiare lo scudo gravitazionale della Terra

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Più di recente, i ricercatori hanno pubblicato un secondo studio sugli effetti dell’incontro fra un asteroide e un pianeta roccioso. La simulazione studiata da Granvik ha mostrato come gli asteroidi in avvicinamento possano perdere una significativa percentuale della loro massa, generando una grande quantità di frammenti.

Secondo il nuovo studio, i frammenti degli asteroidi possono persistere per circa 9 milioni di anni prima di ulteriori collisioni o di uscire dal Sistema Solare. Certo, non si tratta di corpi celesti che possano generare un’estinzione di massa, e quindi non ci riferiamo al caso dei dinosauri. Eppure, frammenti con un diametro inferiore al chilometro possono comunque causare eventi come quello di Tunguska. A meno che uno scudo spaziale gravitazionale non riesca a disfarsene nuovamente.

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