Hai mai sentito che suono fa un buco nero? Ecco l'eco dallo spazio più profondo

Francesca Argentati image
di Francesca Argentati

23 Novembre 2023

Hai mai sentito che suono fa un buco nero? Ecco l'eco dallo spazio più profondo
Advertisement

Che rumore fa un buco nero? Le sonificazioni della NASA ci permettono di ascoltarlo e l'effetto è davvero inquietante. Ascoltiamo insieme i suoni provenienti dagli anfratti più remoti dello spazio.

Advertisement

Come si forma un buco nero?

Come si forma un buco nero?

Andrew Beardmore (Univ. of Leicester) and NASA/Wikimedia commons - Public Domain

Il termine "buco nero" evoca già di per sé qualcosa di potenzialmente spaventoso, che nel nostro immaginario è associabile alla sensazione di paura. Nella realtà, si tratta di regioni dello spazio in cui la forza di gravità è così intensa che niente, neppure la luce, può salvarsi alla loro attrazione. I buchi neri si formano quando una stella di grandi dimensioni collassa al termine della sua vita, nel momento in cui esaurisce il carburante nucleare e non può più sostenere la sua pressione interna. Nel momento in cui il nucleo collassa, forma un'entità estremamente densa e compatta, circondata da una superficie chiamata orizzonte degli eventi, la "frontiera" oltre la quale nulla può sfuggire alla gravità del buco nero. Oltre questo punto, il tempo e lo spazio si deformano in modo estremo.

Esistono buchi neri di diverse dimensioni, dai buchi neri stellari, che si formano dal collasso di una singola stella, ai buchi neri super massicci che si trovano al centro delle galassie. Non sono visibili direttamente, dal momento che non emettono luce, tuttavia possono essere individuati attraverso gli effetti che hanno su oggetti circostanti, come stelle vicine o gas. Se la materia circostante cade in un buco nero, può formare un disco di accrescimento, generando intensi raggi X prima di scomparire oltre l'orizzonte degli eventi. Questi raggi X sono stati trasformati dalla NASA in suoni udibili, catturati tramite gli osservatori a raggi X Chandra e Swift.

Advertisement

Ascolta la voce del buco nero di V404 Cygni

Chandra X-Ray Observatory

La NASA ci propone "la voce" dei buchi neri, ed è sorprendentemente inquietante. Di certo, era difficile aspettarsi il canto delle Sirene, ma poter ascoltare con le proprie orecchie i suoni profondi e tenebrosi che ne scaturiscono mettere davvero i brividi. In questo caso, gli echi di luce provengono da V404 Cygni, un sistema binario distante 7.795 anni luce dalla Terra, dove un buco nero con una massa pari a 5 o 10 volte quella del Sole orbita con una stella compagna. A cadenza regolare, la materia che si trova intorno al disco di questo buco nero produce esplosioni di luce che si propagano nello spazio, aiutando gli astronomi a comprendere la distribuzione delle nubi di polvere e gas.

Anche se la luce non può sfuggire ai buchi neri, la materia che si trova intorno a essi può produrre queste intense esplosioni producendo radiazioni elettromagnetiche che, sparate verso l'esterno, rimbalzano sulle nubi di gas e polvere che possono incontrare, dando vita a una sorta di nebbia spaziale illuminata. Questi echi luminosi sono stati rilevati dall'Osservatorio a raggi X Chandra della NASA, con frequenza più alta, e dall'Osservatorio Neil Gehrels. Tramite la sonificazione, si può udire la voce del buco nero simile a un ticchettio altalenante. Inoltre, le immagini catturate comprendono i dati ottici del Digitized Sky Survey, in cui ogni stella sullo sfondo produce una nota in base alla sua luminosità. La scansione dall'interno verso l'esterno dell'eco luminoso mostra che il volume di ogni ticchettio è stabilito dalla luminosità dell'anello di espansione. L'audio permette di tracciare la densità delle nuvole di polvere colpite dalla luce durante il suo viaggio verso la Terra.

L'inquietante lamento del buco nero di Perseo

L'inquietante lamento del buco nero di Perseo

NASA's Marshall Space Flight Center/Youtube screenshot

Oltre al tranquillo ticchettio del buco nero di V404 Cygni, la NASA ha rilevato nel 2003 un audio ben più spaventoso. Si tratta di onde sonore provenienti da un enorme buco nero che si trova a 250 milioni di anni luce dalla Terra, al centro dell'ammasso galattico di Perseo. Per essere udibili all'orecchio umano, le onde sono state trasposte su 57 e 58 ottave, dal momento che rappresentano le note più basse dell'universo e non erano mai state rilevate in precedenza. Quello che ne deriva è una specie di lamento inumano, una sorta di ululato spaventoso dal profondo dell'universo. Le onde trasposte in frequenze audio sono state estratte verso l'esterno e rese udibili in senso antiorario partendo dal centro, in modo da poter ascoltare i suoni in ogni direzione.

Gli astronomi hanno scoperto che le onde emesse dal buco nero erano in grado di creare increspature nel gas caldo dell'ammasso di galassie che potevano essere tradotte in suoni. Successivamente, una nuova sonificazione ha aggiunto ulteriori suoni alla prima traduzione dei dati astronomici in audio. L'idea secondo cui lo spazio fosse silenzioso in quanto vuoto, dunque, è infondata: le enormi quantità di gas delle galassie permettono alle onde sonore di propagarsi e viaggiare nello spazio intergalattico. La voce del buco nero di Perseo viene ascoltata 144 quadrilioni e 288 quadrilioni di volte più alta della sua frequenza originale.

Che ne dici, vale la pena sentire la profonda eco di un buco nero?

NASA's Marshall Space Flight Center/Youtube screenshot

Advertisement