Un’azienda vuole riportare in vita il Mammut entro il 2028

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di Gianmarco Bonomo

18 Novembre 2023

Un’azienda vuole riportare in vita il Mammut entro il 2028
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Chi non ha mai pensato a quanto sarebbe bello riportare in vita un dinosauro, il dodo o addirittura il Mammut? Questa idea, popolare nei libri e nei film di fantascienza, è in realtà una concreta possibilità anche nel mondo reale. A occuparsene è una delle aziende più innovative del panorama odierno, Colossal Biosciences, secondo cui sarà possibile riportare in vita il Mammut già entro il 2028. In questo articolo, vedremo cos’è la de-estinzione e come Colossal Biosciences pensa di far rivivere il Mammut e altri animali. Ammesso che sia una buona idea.

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Come funziona la de-estinzione degli animali?

Come funziona la de-estinzione degli animali?

Pexels

Pratica interessante non soltanto dal punto di vista scientifico, la de-estinzione sfrutta tutte le nuove frontiere dell’ingegneria genetica, soprattutto la tecnologia CRISPR/Cas9. Si tratta di una metodologia avanzata che permette di manipolare con precisione le sequenze di DNA, in modo da riportare in vita anche le specie ormai estinte. In particolare, la sigla CRISPR identifica dei segmenti di DNA che contengono brevi sequenze regolari e ripetute, mentre la Cas9 è una proteina in grado di “tagliare” le molecole di DNA.

Dal momento in cui gli scienziati hanno dimostrato di poter ingegnerizzare le sequenze genetiche, siamo entrati in una nuova era. Banalizzando, ma neanche troppo, grazie alla tecnologia CRISPR/Cas9 è possibile eseguire operazioni di taglia e cuci sul DNA. Da qui al processo di de-estinzione degli animali il passo è breve. In linea teorica, infatti, basta sostituire le sequenze perse del DNA di specie estinte con quelle prelevate dai loro parenti più prossimi, e si ottiene un genoma completo. A questo punto, è possibile impiantare il codice completo nell’ovocita di un animale strettamente imparentato con quello estinto, e dare vita a un embrione. Esatto, più o meno come in Jurassic Park.

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Riportare in vita il Mammut Lanoso: davvero si può fare?

Riportare in vita il Mammut Lanoso: davvero si può fare?

Dantheman9758/Wikimedia Commons - GFDL Version 1.2

Colossal Biosciences sta portando avanti un progetto decisamente ambizioso finalizzato a riportare in vita il Mammut Lanoso, estinto circa 4 mila anni fa. Nel processo di de-estinzione, grande importanza rivestono tutti i campioni genetici provenienti dai resti di mammut rinvenuti nel permafrost. Grazie alla conservazione eccezionale di questi reperti, i ricercatori sono partiti da una base già solida e hanno integrato le lacune genetiche con il DNA degli elefanti asiatici. In pratica, Colossal Biosciences potrebbe essere molto vicina a creare il primo Mammut Lanoso moderno, ibrido di due specie, entro il 2028.

In più, gli scienziati dell’azienda stanno anche pensando di riportare in vita altre due specie. La prima è il dodo, praticamente il simbolo delle estinzioni dovute alle attività antropiche. La seconda è il tilacino, ossia la Tigre della Tasmania, un marsupiale carnivoro vissuto in Australia, Tasmania e Nuova Guinea ed estinto, a causa della caccia da parte dell’uomo, nel 1936. Ma è giusto riportare in vita specie che si sono estinte e reintrodurle in un ecosistema che ha imparato a farne a meno?

Possiamo riportare in vita specie estinte: ma dovremmo farlo?

Possiamo riportare in vita specie estinte: ma dovremmo farlo?

BazzaDaRambler/Wikimedia Commons - CC BY 2.0 DEED

La domanda è meno banale di quanto possa sembrare. Portare avanti progetti di de-estinzione solleva una serie di questioni scientifiche ed etiche. Secondo il fondatore di Colossal Biosciences Ben Lamm, riportare in vita il Mammut Lanoso avrà effetti positivi sull’ambiente, soprattutto dopo il possibile re-wilding della specie.

Da una parte, è vero che la de-estinzione possa portare a nuove opportunità, anche dal mero punto di vista dell’ingegneria genetica. Dall’altra parte, riportare in vita animali estinti sembra essere poco più che un capriccio fine a se stesso, che ci fa perdere di vista le cause profonde di un’estinzione. Per non parlare del rischio di una re-introduzione di questi animali in un ecosistema messo già a dura prova dall’attività antropica. Per un recente studio, la de-estinzione potrebbe addirittura contribuire a ridurre la biodiversità.

Insomma, riportare in vita il Mammut Lanoso o altre specie animali estinte è senza alcun dubbio una meravigliosa utopia. Sin dai romanzi di Crichton, abbiamo sognato di rivedere specie che si erano estinte e non avevamo mai visto. Ma non è detto che sia un bene per il pianeta e, paradossalmente, per loro.

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