Il primo satellite in legno sarà presto lanciato nello spazio: ecco perché è stato scelto questo materiale

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di Francesca Argentati

17 Novembre 2023

Il primo satellite in legno sarà presto lanciato nello spazio: ecco perché è stato scelto questo materiale
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Come immaginavi il futuro nello spazio? Di certo con materiali scintillanti, magari ancora tutti da inventare, sfreccianti attraverso il cosmo. Eppure, pare che non sarà così, anzi: il progetto di cui stiamo per parlarti attinge dal legno, che credevamo in qualche modo "superato". Scopriamo di più.

Il primo satellite in legno si chiama LignoSat

Il primo satellite in legno si chiama LignoSat

NASA/Wikimedia commons -Public domain

Il 2024 vedrà sfrecciare in cielo un satellite in legno. Proprio così: se questo materiale sulla terra è considerato ormai "antiquato" e spesso soppiantato da composti ritenuti più preziosi e resistenti, a quanto pare non è da "snobbare" per quanto riguarda il suo potenziale ruolo nello spazio. Di questa idea è il team di ricercatori dell'Università di Kyoto, guidati da da Koji Murata, che sta lavorando duramente alla realizzazione del satellite costruito proprio in legno. La creazione sarà impiegata durante una missione spaziale estiva della NASA e la JAXS, agenzia spaziale giapponese.

Nonostante possa apparire una scelta bizzarra, questa sorprendente e inedita decisione ha una ragione ben precisa: il legno sembra essere un materiale incredibilmente idoneo all'ambiente di microgravità. Questa è la convinzione di Murata, che sta affinando il suo satellite nel modo migliore possibile, spinto dall'idea che realizzare dimore in legno sulla Luna o su Marte potrebbe essere possibile. Il "piccolo" progetto prende il nome di LignoSat e ha una missione di tutto rispetto da svolgere.

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Satellite in legno sarà mandato nello spazio, una scelta ecocompatibile

Satellite in legno sarà mandato nello spazio, una scelta ecocompatibile

Progetto Space Wood dell'Università di Kyoto/X

La NOAA, National Oceanic and Atmospheric Administration, ha infatti rilevato un fenomeno preoccupante: il 10% delle particelle nella stratosfera sono inquinate da detriti metallici provenienti da missili terrestri. Questa scoperta, inevitabilmente, crea preoccupazioni sui possibili effetti a lungo termine. LignoSat, le cui dimensioni sono all'incirca quelle di una tazza da tè, è realizzato quindi con un materiale ecocompatibile, che nulla ha a che fare con la composizione degli attuali satelliti spaziali.

Murata, che guida l'iniziativa Space-wood, ritiene che il legno sia perfetto per le strutture spaziali: questo perché, se sulla Terra può subire effetti distruttivi come la combustione dovuta al fuoco e la deformazione o la putrefazione causate dall'umidità, al di fuori del nostro pianeta non avrebbe le medesime conseguenze, dal momento che sono assenti sia l'ossigeno che organismi viventi in grado di eroderlo. Inoltre, il rapporto tra peso/resistenza del legno è la stessa dell'alluminio, materiale finora di prima scelta per le missioni spaziali.

I vantaggi del satellite in legno prossimo al lancio nello spazio

Gli esperimenti condotti sulla ISS, Stazione Spaziale Internazionale, hanno avvalorato la sua teoria, provando che il legno è effettivamente resiliente nel particolare ambiente spaziale esterno. Dopo dieci mesi di esposizione, non ha riportato alcun danno dovuto alla temperatura e alle particelle solari. In una prima fase, sono stati testati tre diverse tipologie di legno: ciliegio giapponese, magnolia obovata e betulla di Erman. Il legno di magnolia è risultato la scelta migliore, grazie alla sua capacità di resistenza alla rottura durante la lavorazione.

Murata mette in luce un altro vantaggio del satellite in legno rispetto a quelli realizzati in metallo: alla fine della missione e dunque al termine del suo ciclo di vita, LignoSat brucerà fino a trasformarsi in gas, senza dunque mutare in particelle inquinanti come i suoi "competitors" più prestigiosi. Il progetto è in fase di realizzazione da quattro anni, durante i quali è stato sottoposto a numerosissimi test. Durante uno dei più recenti, Murata ha scritto: "Un modello ingegneristico del primo satellite artificiale in legno è stato appena installato in una camera ad alto vuoto presso lo Space Wood Laboratory dell'Università di Kyoto. Ci stiamo ora preparando a verificare se il quadro elettrico del satellite funziona correttamente in un vuoto spinto di un miliardesimo di atmosfera. Una pompa a secco e una pompa turbomolecolare vengono utilizzate in tandem per raggiungere l'alto vuoto."

Anche la Artic Astronautics, startup finlandese, e Yarjan Abdul Samad, ingegnere aerospaziale dell'Università Khalifa stanno valutando la possibilità effettiva di impiegare materiali alternativi per le missioni spaziali, tra cui il legno, ritenendosi positivisti al riguardo. Tuttavia, nonostante i vantaggi dimostrati, esistono alcune perplessità non ancora risolte.

LignoSat supererà la prova dopo il lancio nello spazio?

LignoSat supererà la prova dopo il lancio nello spazio?

Progetto Space Wood dell'Università di Kyoto/X

Il piccolo satellite dovrà essere osservato in orbita per un minimo di sei mesi, necessari a monitorare la sua reazione ai cambiamenti estremi di temperatura. "Non c'è molta riduzione della forza da meno 150 a 150 gradi Celsius, lo abbiamo confermato nei nostri esperimenti" ha spiegato Murata. "Ma un satellite gira intorno alla Terra e presenta queste enormi differenze di temperatura in 90 minuti. Non sappiamo fino a che punto il satellite possa resistere a questo ciclo intenso e ripetuto di differenza di temperatura, quindi questo deve essere studiato."

Nonostante dunque debba ancora essere osservato sul campo, LignoSat sembra promettere bene e rappresentare una valida alternativa alle sue controparti in metallo, sia in termini di ecosostenibilità che di risparmio. Il satellite in legno di magnolia è pronto, non resta che attendere il suo primo lancio per conoscere se avrà davvero un futuro di successo nel nostro spazio.

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