Polpastrelli fluorescenti e occhi verdi: creata in laboratorio la prima scimmia chimera in Cina

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di Gianmarco Bonomo

13 Novembre 2023

Polpastrelli fluorescenti e occhi verdi: creata in laboratorio la prima scimmia chimera in Cina
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Un esperimento controverso che si è svolto di recente in Cina ha portato alla nascita di una scimmia chimerica, con tratti fisici mai visti prima. Attraverso l’unione di cellule staminali provenienti da due embrioni distinti, i ricercatori sono riusciti a creare un macaco cinomolgo con caratteristiche peculiari. Vediamo come ci sono riusciti e perché ricerche del genere sollevano domande etiche sulla manipolazione genetica degli animali.

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Come i ricercatori hanno creato una chimera

Come i ricercatori hanno creato una chimera

Cell/Cao et al

A condurre l'esperimento è stato un team composto da ricercatori di diverse università della Cina. Per ottenere una scimmia "chimera", i ricercatori hanno utilizzato cellule staminali pluripotenti ottenute da embrioni di sette giorni di macaco cinomolgo. Messe in coltura, alcune di queste cellule staminali sono state iniettate in embrioni della stessa specie con 4-5 giorni di sviluppo. Può sembrare poco, o che si parli di cifre molto piccole, ma bisogna considerare un aspetto importante. Il macaco creato dal team cinese non è il primo ad avere un patrimonio genetico “chimerico”, ma è il primo ad averne così tanto. Lo stesso Zhen Liu, coordinatore dell’esperimento, ha dichiarato come l’obiettivo principale fosse ottenere una scimmia non umana con un alto grado di chimerismo.

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Nascita e morte del macaco con i polpastrelli fluorescenti

Nascita e morte del macaco con i polpastrelli fluorescenti

Cell/Cao et al

Dopo aver unito le cellule staminali, gli embrioni sintetizzati sono stati impiantati in femmine fertili, dando vita a dodici gravidanze. Sono nati vivi soltanto sei macachi, di cui soltanto uno presentava tratti fisici chimerici. Ci si potrebbe chiedere come hanno fatto i ricercatori a capire quale delle piccole scimmie fosse quella chimerica. Le cellule staminali sono state etichettate con un proteina fluorescente, così da capire quali organi fossero stati generali grazie a quelle. E nell’unico macaco chimera, sono stati ritrovati diversi organi fluorescenti, fra cui anche i polpastrelli delle dita. Purtroppo, la scimmia chimerica è sopravvissuta soltanto dieci giorni dopo la nascita. Secondo i ricercatori, lo studio basato sull’esperimento potrebbe aiutare a

generare modelli di scimmia più precisi per lo studio delle malattie neurologiche e per altri studi di biomedicina. In questo studio, abbiamo fornito prove evidenti che le cellule staminali pluripotenti naive delle scimmie possiedono la capacità di differenziarsi in vivo in tutti i vari tessuti che compongono il corpo di una scimmia

Embrioni sintetici: anche questa ricerca avviene in Cina

Embrioni sintetici: anche questa ricerca avviene in Cina

Cell/Cao et al

Ma lo sviluppo di un macaco chimerico è soltanto l’ultimo di una lunga serie di esperimenti condotti da team cinesi sulle cellule staminali. Nei primi mesi del 2023, infatti, un altro gruppo di ricercatori ha creato strutture simili a embrioni di scimmia in laboratorio. Come nel caso più recente, anche qui sono state utilizzate cellule staminali prelevate da embrioni di scimmia con pochi giorni di vita. Messi in coltura e poi impiantati nell’utero di scimmie femmine allo scopo di innescare una gravidanza, questi embrioni si sono dapprima sviluppati, per poi perdere le sacche embrionali dopo qualche giorno.

Anche se possiamo creare embrioni e chimere, vuol dire che dovremmo farlo?

Anche se possiamo creare embrioni e chimere, vuol dire che dovremmo farlo?

Joost M Woltering/Wikimedia Commons - CC BY 2.5 DEED

Entrambe le ricerche che abbiamo visto sollevano enormi dubbi sull’etica di esperimenti del genere. Volendo sintetizzare: anche se possiamo creare embrioni e chimere, vuol dire che dovremmo farlo? I ricercatori parlano di potenziali benefici nella sperimentazione di malattie e terapie, ma altri soggetti hanno deciso di limitare studi ed esperimenti di questo tipo. Animali come il macaco con i polpastrelli fluorescenti e gli occhi verdi sono figli di un’ingegneria genetica vietata nella grande maggioranza dei Paesi. Ma non in Cina, dove la ricerca va avanti: oggi sulle scimmie, e domani?

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