Prime abitazioni stabili sulla Luna accessibili tutti: il progetto della NASA per il 2040

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di Francesca Argentati

01 Novembre 2023

Prime abitazioni stabili sulla Luna accessibili tutti: il progetto della NASA per il 2040
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Andare a vivere sulla Luna? Forse non si tratta di una realtà così remota. Un nuove report della NASA ci informa che questa possibilità potrebbe concretizzarsi molto prima di quanto avremmo immaginato. Scopriamo di più.

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Vivere sulla Luna, un sogno che può diventare realtà

Vivere sulla Luna, un sogno che può diventare realtà

NASA Neil A. Armstrong/Wikimedia commons - Public domain

Poter vivere sulla Luna è un sogno che l'umanità rincorre forse da sempre, ma che si è dovuto scontrare coi limiti di una realtà non ancora pronta a compiere un passo tanto grande. Film e immaginazione hanno ricreato questo scenario apparentemente irraggiungibile, con uomini intenti ad approdare sul nostro satellite e costruire abitazioni stabili, una sorta di seconda casa o rifugio dal nostro pianeta in pericolo. Sappiamo che l'uomo è stato sulla Luna nell'ormai lontano 1972 e da allora non vi ha più fatto ritorno. Dall'ultimo sbarco di Eugene Cernan, insieme al resto dell'equipaggio, non è più stata effettuata alcuna missione umana e anche per questo è piuttosto difficile pensare che nell'arco della nostra vita potremmo persino albergare sul satellite.

Inoltre, come si potrebbe gestire la diversa gravità e poter effettivamente vivere all'interno di dimore lunari? Questa è una sfida che la NASA non solo vuole raccogliere, ma che ha dichiarato di voler vincere nel prossimo futuro. Proprio così: a quanto pare, la prima abitazione lunare è in programma e il progetto è stato finanziato per 60 milioni di dollari, ma non sarà destinato unicamente agli astronauti.

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Abitazioni lunari costruite con stampante 3D

🌕🏠 NASA Aims to Construct Houses for Astronauts and Civilians on Moon by 2024 ▪️ $60 million contract awarded to ICON...

Pubblicato da WE News English su Venerdì 6 ottobre 2023

La NASA ha annunciato che si tratterà di un'esperienza straordinaria per coloro che potranno viverla. Affidando il progetto a un'impresa edile pioneristica, si stima che la prima casa lunare sarà pronta entro il 2040. Per realizzare l'abitazione si userà una strategia avanguardistica, che prevede di inviare sul satellite una gigantesca stampante 3D, che impiegherà cemento lunare, costituito da polvere e rocce, per comporre le fondamenta della dimora. Grazie alla collaborazione con enti privati e accademie, la NASA si sta concentrando sulla progettazione delle parti principali come pavimenti, porte e arredamento di questa prima struttura sulla Luna. Non solo: il progetto prevede inoltre la realizzazione di una base su Marte.

Nonostante l'obiettivo sia ancora in una fase acerba e preliminare, nei prossimi anni dovrebbe subire un'importante accelerazione per diventare ben presto una realtà effettiva. La casa sarà aperta non solo agli astronauti, ma anche al pubblico di civili che desiderano vivere questa eccezionale avventura. Non sono ancora noti gli eventuali "prezzi di soggiorno", in ogni caso l'esperienza sarà potenzialmente accessibile anche a chi non appartiene a questo settore. A garantirsi il contratto con la NASA è ICON, società esperta nella stampa 3D con sede ad Austin, Texas, USA, che sfrutta un sistema innovativo chiamato The Vulcan. L'azienda costruisce case terrestri usando una miscela di cemento, acqua e sabbia, simile a un inchiostro molto denso, che viene elaborato dalla stampante creando bande coesive. I vari componenti, come tetti e pareti, vengono stampati singolarmente e assemblati in seguito. Questo sistema consente di completare le abitazioni in soli due giorni.

Prime case sulla Luna, le fasi del progetto della NASA per il 2040

Prime case sulla Luna, le fasi del progetto della NASA per il 2040

AI Generated - Psycode

Dall'inizio dell'attività, nel 2018, ICON ha stampato più di cento case ad Austin, attirando l'attenzione come possibile soluzione del problema abitativo negli USA e l'interesse della NASA per la realizzazione dell'ambizioso progetto. Raymond Clinton, vicedirettore della divisione scientifica e tecnologica del Marshall Space Flight Center della NASA, a 71 anni ha dichiarato: “Vorrei essere qui per vederlo. Quando parliamo di presenza umana sostenibile, per me, significa che abbiamo un insediamento lunare e che ci sono persone che vivono e lavorano continuamente sulla Luna. Come sarà dipende solo dall’immaginazione degli imprenditori”. Prima di spedire la stampante 3D sulla Luna, la NASA dovrà decidere le aree di atterraggio per i razzi, che dovrà avvenire in una zona distante dalle abitazioni per non esporle al sollevamento della polvere lunare. Jason Ballard, CEO e co-fondatore di ICON, ha affermato: “Per cambiare il paradigma dell’esplorazione spaziale da 'andata e ritorno' a 'là per restare', avremo bisogno di sistemi robusti, resilienti e ampiamente capaci di utilizzare le risorse locali della Luna e di altri corpi planetari."

I tempi per ultimare il progetto dipendono principalmente, dunque, dall'individuazione di zone per l'atterraggio dei missili. Le fasi del progetto prevedono la seconda parte della missione Artemis sulla Luna, con l'invio di astronauti nell'orbita del satellite, e la missione Artemis 3, che avrà luogo nel 2025 o 2026, con lo sbarco degli astronauti sulla Luna. Questi step saranno fondamentali per realizzare le case abitabili, ma ICON ha reso nota l'esigenza di dotare le infrastrutture di sistemi antiradiazioni e in grado di sopravvivere a micrometeoriti e condizioni termiche. Tim Alatorre, direttore operativo di Orbital Assembly Corp, ha assicurato che "per la persona media, essere nello spazio sarà un'esperienza da sogno fantascientifico. Vogliamo renderlo una destinazione che le persone potranno visitare, con elementi familiari forniti dalla presenza di gravità."

E a te piacerebbe vivere questa esperienza?

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