Bisfenolo A: ogni giorno entriamo in contatto con questa sostanza tossica senza saperlo

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di Francesca Argentati

10 Ottobre 2023

Bisfenolo A: ogni giorno entriamo in contatto con questa sostanza tossica senza saperlo
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Il bisfenolo A, contraddistinto come BPA, è una sostanza tossica molto presente nella nostra vita quotidiana, ma che può mettere a rischio la nostra salute. Vediamo come, perché e in che modo dovremmo fare attenzione.

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Cos'è il bisfenolo A e come entra nel nostro organismo

Forse non hai mai sentito parlare di bisfenolo A, eppure ogni giorno entri in contatto con questo composto chimico organico tossico. Viene, infatti, impiegato principalmente nella realizzazione di plastica in policarbonato, processo che ne richiede quantità elevate. Negli ultimi decenni il BPA è stato ampiamente sfruttato nella produzione di moltissimi oggetti e strumenti e la sua diffusione è diventata una seria fonte di preoccupazione per i possibili effetti negativi sulla nostra salute.
Questo perché è stato scoperto che può trasferirsi dagli oggetti che compone, come contenitori di plastica, all'acqua o agli alimenti con cui interagisce e che consumiamo.

Il modo più frequente con cui entriamo in contatto con questo composto chimico dannoso, infatti, è proprio la dieta, che per noi rappresenta la più alta fonte di esposizione quotidiana, anche se è altrettanto possibile inalarlo attraverso l'aria e la polvere. Il bisfenolo A è in grado di penetrare negli alimenti in scatola o nelle bevande attraverso i rivestimenti protettivi interni di quest'ultimi se realizzati in resina epossidica o policarbonato. A influire su questo processo è di solito la temperatura dell'acqua o altri liquidi piuttosto che dall'anzianità della confezione.

Ma come può agire negativamente sulla nostra salute?

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I potenziali effetti negativi del Bisfenolo A sulla nostra salute

I potenziali effetti negativi del Bisfenolo A sulla nostra salute

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Secondo diversi studi, il BPA potrebbe causare i seguenti problemi di salute nell'uomo:

  • Disturbi endocrini: è conosciuto per la sua capacità di interferire con il nostro sistema endocrino, compresi gli ormoni maschili e femminili.
  • Fertilità: alcune ricerche hanno ipotizzato che il BPA potrebbe avere un impatto negativo sulla fertilità di uomini e donne, compromettendone la capacità riproduttiva. Inoltre, potrebbe avere effetti negativi sul feto durante la gravidanza.
  • Tiroide: può interferire con la sintesi, il trasporto e il metabolismo degli ormoni tiroidei.
  • Diabete e obesità: è stata studiata la possibile correlazione tra l'esposizione a elevate quantità di BPA e lo sviluppo di diabete mellito di tipo 2 e obesità.
  • Problemi cardiovascolari: una maggiore concentrazione di BPA nelle urine nell’uomo è stata associata a vari tipi di malattie cardiovascolari, tra cui l'ipertensione.

Questi dati scientifici non possono essere ignorati e le autorità a livello globale si sono attivate per limitare l'utilizzo di questa sostanza nei prodotti che entrano a diretto contatto coi consumatori, incoraggiando le aziende a cercare soluzioni alternative. Tuttavia, i risultati delle ricerche condotte sono in alcuni casi contrastanti e in continua evoluzione: gli effetti sulla salute umana sono ancora in fase di studio e approfondimento, ma gli enti autorevoli in materia suggeriscono di contrastare l'esposizione.

Esposizione umana al Bisfenolo A: i dati allarmanti

Esposizione umana al Bisfenolo A: i dati allarmanti

Pexels

L'esposizione umana, nel 2003-2004, era già ampiamente diffusa secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie: i livelli di BPA presenti nei 2.517 campioni di urina analizzati negli USA, appartenenti a individui al di sopra dei sei anni, erano molto superiori alla norma nel 93% dei casi. Neonati e bambini, inoltre, sembrano essere più sensibili agli effetti di questa sostanza tossica.

Secondo i dati aggiornati della European Environment Agency, anche in Europa l'esposizione al BPA è preoccupante e "ben al di sopra dei livelli accettabili di sicurezza sanitaria." Il briefing dell'EEA, basandosi sugli elementi emersi da un biomonitoraggio umano, ha concluso che fino al 100% dei partecipanti prvenienti da undici Stati dell'UE erano soggetti a una sovraesposizione alla sostanza chimica. L'Agenzia europea per la sicurezza alimentare si è espressa al riguardo, evidenziando la preoccupazione per l'assunzione del BPA attraverso la dieta, specialmente per quanto riguarda i cibi in scatola, che si sono rivelati la principale fonte per i soggetti di tutte le età. Anche a dosi molto ridotte, sostiene l'EFSA, il BPA può compromettere il nostro sistema immunitario, oltre ai rischi già elencati. Nonostante le contromisure adottate già dal 2015, la quantità di bisfenolo A nelle urine umane è ancora troppo elevata per dichiararci al sicuro dai suoi effetti collaterali.

Cosa possiamo fare, dunque, per arginare il problema?

Bisfenolo A: gli oggetti che contengono questa sostanza tossica e cosa fare per ridurre il contatto

Bisfenolo A: gli oggetti che contengono questa sostanza tossica e cosa fare per ridurre il contatto

Pixabay

Prima di tutto, è importante informarsi su quali sono gli oggetti, domestici e non, che potrebbero esporci al contatto con il BPA. Alcuni di questi includono, oltre alla plastica e ai cibi in scatola già citati:

  • Elettronica domestica, CD e DVD
  • Articoli da bagno
  • Apparecchiature di sicurezza resistenti agli urti
  • Attrezzatura sportiva
  • Giocattoli in plastica e biberon
  • Sigillanti per otturazioni dentali
  • Componenti dell'auto
  • Lenti per occhiali
  • Finestre infrangibili
  • Dispositivi medici
  • Tubi dell'acqua potabile, se rivestiti con resini epossidiche.

In ogni caso, per ridurre l'esposizione al bisfenolo A, possiamo adottare alcuni accorgimenti e precauzioni, come:

  • Non scaldare i contenitori in plastica di bicarbonato nel microonde. Nonostante il materiale sia resistenze, col tempo potrebbe danneggiarsi a causa delle temperature elevate e rilasciare BPA.
  • Di solito, i contenitori in plastica che potrebbero detenere BPA sono contrassegnati dal codice di riciclaggio 3 o 7.
  • Preferisci contenitori in vetro, acciaio inox o porcellana, soprattutto per gli alimenti liquidi o caldi.
  • Evita o limita i cibi in scatola e utilizza biberon che non contengono questa sostanza.

Conoscevi i rischi associati al bisfenolo A e quali sono gli oggetti che lo contengono?

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