Una ragazzina di 12 anni ha inventato un dispositivo per prevenire l'abbandono dei bambini in auto

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di Claudia Melucci

20 Luglio 2020

Una ragazzina di 12 anni ha inventato un dispositivo per prevenire l'abbandono dei bambini in auto
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I bambini lasciati in auto che diventano roventi sotto al sole estivo sono una drammatica realtà. Un evento che per quanto assurdo, folle e struggente continua a verificarsi in tutto il mondo. Secondo una ricerca, negli Stati Uniti ogni anno in media 39 bambini sotto i 15 anni perdono la vita in queste circostanze. Alcuni Paesi stanno rendendo obbligatorio l'uso di dispositivi che impediscono che un evento simile possa accadere, e una bambina di soli 12 anni ha dato il suo preziosissimo contributo inventando un sistema molto interessante. 

via goodmorningamerica.com

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Covey Denton/ Facebook

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Si chiama Lydia Denton, ha 12 anni ed è all'opera per la messa a punto di un sistema di allarme per prevenire l'abbandono in auto di bambini. Lydia, sconvolta dalla possibilità che un incidente simile possa verificarsi, si è preoccupata di fare qualcosa di utile, ed è così che ha pensato ad un sensore che intercetta la presenza di un bambino di peso superiore a 2 kg sul seggiolino auto e misura la temperatura interna dell'auto.

Molte auto moderne hanno già integrato un sistema che avverte quando la temperatura interna dell'abitacolo sale oltre un certo limite e insieme all'obbligo di usare dispositivi anti abbandono dovrebbe riuscire a scongiurare l'abbandono di bambini in auto. Tuttavia non tutti hanno un'auto moderna, e nella maggior parte dei Paesi nel mondo non sono obbligatori questi dispositivi.

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pickpik

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Lydia ha dunque pensato a qualcosa di semplice, che fosse alla portata di tutti. Quando il suo sensore rileva un eccessivo aumento della temperatura e la presenza del bambino sul seggiolino invia un allarme ai genitori. Se l'allarme non viene disattivato entro 60 secondi, il dispositivo invia in maniera automatica la posizione dell'auto alla stazione di polizia, grazie al GPS integrato. 

Il dispositivo della giovane inventrice è stato testato e approvato: ha il nome di Beat the Heat Car Seat. La ragazzina ha anche vinto un premio per il suo progetto, e con la quota vinta – circa 20.000 dollari – cercherà di rendere possibile la produzione su larga scala.

Davanti ad un fenomeno che ha molteplici spiegazioni, anche di natura psicologica, la tecnologia sembra essere la soluzione più affidabile per prevenire simili tragici incidenti. 

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