A Sirmione qualcuno ha distrutto decine di nidi e uova di rondine, intrappolando gli uccelli con delle reti

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di Lorenzo Mattia Nespoli

15 Maggio 2020

A Sirmione qualcuno ha distrutto decine di nidi e uova di rondine, intrappolando gli uccelli con delle reti
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La crudeltà degli uomini nei confronti di animali innocenti a volte sembra non avere mai fine. Nonostante da tempo la sensibilizzazione su tali argomenti sia ampia e riconosciuta, c'è chi, incurante di tutto, decide di agire con estrema violenza e soprattutto senza un briciolo di buon senso, causando danni e perdite davvero gravi.

Quando leggiamo di fatti come quello che stiamo per raccontarvi non potremmo pensare ad altro che a insensate e inaccettabili manifestazioni di malvagità. A farne le spese, questa volta, sono state diverse rondini, colpite nelle loro "case", intrappolate e uccise in maniera vergognosa.

via WWF Bergamo-Brescia

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WWF Bergamo-Brescia/Facebook

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Siamo a Sirmione, in provincia di Brescia. Come avviene in tanti altri centri nei mesi primaverili, anche nella nota località balneare che affaccia sul Lago di Garda gli uccelli migratori hanno deciso di fare una sosta. Purtroppo, però, le rondini che avevano costruito i loro nidi all'interno di una galleria nel garage di un residence, hanno fatto inconsapevolmente una scelta fatale.

Alcune persone del posto hanno distrutto decine di nidi e posizionato delle reti per intrappolare le rondini e impedire loro di fermarsi lì. Non sono mancati, infatti, gli uccellini caduti in queste trappole, morti in modo davvero cruento. La cosa più triste è che dentro ai nidi erano già state deposte le uova, e dunque la loro distruzione ha causato la terribile perdita di tante future rondini.

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WWF Bergamo-Brescia/Facebook

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A rendere noto questo gesto spregevole è stato il WWF di Bergamo-Brescia. Secondo quanto raccontato dall'organizzazione ambientalista, le rondini superstiti sono rimaste letteralmente spiazzate da quanto accaduto ai loro rifugi, e continuano a volare come fossero impazzite alla ricerca di un posto dove andare. Sull'episodio sono intervenuti i Carabinieri del posto, oltre che il WWF e la Lipu. I militari stanno vagliando le varie testimonianze e cercando di risalire, anche tramite foto e video, all'autore - o agli autori - di questo gesto terribile.

Un atto di violenza che è punito dal Codice Penale, poiché rivolto contro una specie protetta e in un modo inaccettabile, specie se consideriamo la distruzione dei nidi e l'impiego di reti pensate specificamente per intrappolare e uccidere. La speranza è quella che i responsabili di questo crimine possano presto essere identificati e denunciati.

WWF Bergamo-Brescia/Facebook

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