Un team di scienziati ha creato dei microchip bionici che imitano le funzioni dei neuroni del cervello

di Simone Fabriziani

05 Dicembre 2019

Un team di scienziati ha creato dei microchip bionici che imitano le funzioni dei neuroni del cervello
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Un team di scienziati ha finalmente decodificato i comportamenti bizzarri delle cellule cerebrali e li ha "ricreati" in minuscoli microchip , simili a quelli utilizzati per i computer. Secondo il comunicato stampa del team dell'Università di Bath, questi piccoli neuroni potrebbero cambiare il modo in cui vengono costruiti i dispositivi medici perché essi replicano una sana attività biologica ma richiedono solo un miliardesimo dell'energia necessaria al funzionamento di questi microprocessori.

via Nature

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NICHD/Flickr

NICHD/Flickr

I neuroni si comportano in modo simile ai circuiti elettrici all'interno del corpo, ma il loro comportamento è meno prevedibile, soprattutto quando si tratta di analizzare la relazione tra i loro impulsi elettrici di input e output. Ma queste nuove cellule cerebrali artificiali realizzate dal team di Bath imitano con successo il comportamento dei neuroni dei topi da cavia di due specifiche regioni del cervello, secondo una ricerca pubblicata su Nature Communications .

"Fino ad ora i neuroni sono stati come scatole nere, ma siamo riusciti ad aprire la scatola nera e scrutare dentro", ha detto il fisico dell'Università di Bath Alain Nogaret nel comunicato. "Il nostro lavoro sta cambiando il paradigma scientifico perché fornisce un metodo solido per riprodurre le proprietà elettriche dei neuroni reali nei minimi dettagli."

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University of Bath

University of Bath

L'obiettivo finale è quello di utilizzare questi neuroni artificiali per costruire dispositivi medici in grado di soddisfare meglio le esigenze dei pazienti, come ad esempio un pacemaker più intelligente in grado di rispondere a nuovi fattori di stress  sul cuore di una persona, essenzialmente aggiornando i dispositivi per essere più in sintonia con il corpo e le necessità del soggetto.

Julian Paton, un fisiologo delle università di Auckland e Bristol che ha collaborato con gli scienziati dell'Università inglese, ha dichiarato nel comunicato che ricreare l'attività biologica è stato entusiasmante perché "apre enormi opportunità per dispositivi medici più intelligenti che guidano verso approcci di medicina personalizzati a una serie di malattie e disabilità varie".

 

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