Le piante si estinguono 350 volte più velocemente che in passato: la scienza lo conferma

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di Lorenzo Mattia Nespoli

27 Agosto 2019

Le piante si estinguono 350 volte più velocemente che in passato: la scienza lo conferma
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Alcuni ecologi hanno già definito la perdita di specie a cui stiamo assistendo oggi sul nostro Pianeta come la "sesta estinzione di massa". L'esistenza di un numero sempre maggiore di animali e piante è seriamente minacciata.

Anche se le estinzioni sono un fenomeno che è sempre avvenuto sulla Terra, i tassi di scomparsa delle specie che oggi abbiamo di fronte sembrano essere nettamente più alti che in passato.

Fra tutte, le piante sembrano essere le specie più a rischio, come hanno dimostrato ricerche e studi mirati proprio a tracciare un quadro quanto più possibile realistico sulla situazione. Vediamo quali sono i risultati.

via Daily Mail

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Nicepik

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Un rapporto dell'IPBES, la piattaforma intergovernativa Onu di politiche scientifiche in materia di biodiversità, ha svelato che circa 1 milione di specie, oggi, è minacciato dall'estinzione. In questo scenario non certo rassicurante, sono quasi 600 le varietà di piante a essere state dichiarate scomparse per sempre.

Alcune di esse, secondo una ricerca pubblicata su Current Biology, sono venute a mancare fino a 350 volte più velocemente della media storica di estinzione. Questo, insieme agli altri dati di cui disponiamo, è di sicuro quello più preoccupante, perché non lascia spazio a incertezze: il nostro Pianeta è a rischio, le conseguenze sono già visibili e rischiano di risultare devastanti. 

A essere più interessate dai fenomeni di estinzione, com'è ovvio, sono le zone cosiddette "hotspot", ossia dove la biodiversità è maggiormente presente. Il Madagascar, per esempio, è una di esse, e rappresenta infatti un'area del mondo in cui si registrano le perdite maggiori.

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Paolo Crosetto/Flickr

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Tuttavia, fare una stima precisa sull'estinzione delle piante, come spiegano gli scienziati che hanno condotto lo studio, è molto difficile, in quanto non si può mai essere sicuri di trovarsi di fronte agli ultimi esemplari viventi di alberi e piante, che in alcuni casi possono sopravvivere anche in condizioni difficili, o riprodursi e rinascere spontaneamente.

Nonostante questo, si prevede che i tassi di scomparsa delle piante terrestri continueranno a crescere, e di molto, nei prossimi 80 anni. Questa, insieme al riscaldamento globale, ai cambiamenti climatici e alla distruzione degli habitat, è sicuramente una delle maggiori sfide che l'uomo deve affrontare, contrastando una situazione di cui in gran parte è responsabile lui stesso.

Senza piante, la qualità dell'aria che respiriamo peggiora: esseri umani e animali non potranno che soffrirne. Del resto, i tassi di perdita delle specie vegetali sono aumentati di centinaia di volte in un periodo davvero troppo breve per poter parlare di una "naturale" estinzione. Non resta che sperare di poter ancora, nonostante tutto, fare qualcosa per proteggere l'unico ambiente che ci ospita.

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