Cos'è la paralisi del sonno, quella condizione in cui ci sembra di essere svegli in un incubo

di Giuseppe Varriale

17 Agosto 2019

Cos'è la paralisi del sonno, quella condizione in cui ci sembra di essere svegli in un incubo
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Sull'Isola di Terranova (Canada) la chiamano Old Hag (letteralmente "Vecchia Strega"); gli Inuit, le popolazioni che abitano l'estremo nord del nostro pianeta, sostengono che sia causata da spiriti malvagi; in Giappone il suo nome è Kanashibari. La scienza, in un modo non meno misterioso, l'ha denominata paralisi o illusione ipnagogica (dal greco ipnoagōgós: che conduce al sonno). Ecco cos'è quella che viene comunemente chiamata la paralisi del sonno.

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Alyssa L. Miller/Flickr

Alyssa L. Miller/Flickr

La paralisi del sonno colpisce buona parte della popolazione mondiale: circa il 40% degli uomini vive questo evento almeno una volta nella vita. Ma in cosa consiste? Le illusioni ipnagogiche sono caratterizzate da un risveglio fortemente traumatico: ci svegliamo e davanti ai nostri occhi si manifestano presenze oscure. Tali presenze possono assumere le sembianze di uomini, streghe, vampiri e demoni di diversa natura. A decidere cosa siano è solo la nostra immaginazione: nella stanza, infatti, non c'è nessuno, stiamo solo sognando ad occhi aperti. Ciò che rende traumatica la sensazione è l'incapacità di muoversi.

Cosa avviene? Secondo gli studi condotti sul sonno, le illusioni ipnagogiche avvengono a causa di un "malfunzionamento" mentre dormiamo. Quando raggiungiamo la fase REM, infatti, i nostri muscoli si paralizzano mentre gli occhi continuano a muoversi. La fase REM è quella in cui sogniamo e il nostro organismo ci difende dai gesti inconsulti che potremmo fare durante un sogno o un incubo troppo vividi.

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Henry Fuseli/Wikimedia

Henry Fuseli/Wikimedia

Finita la fase REM ci risvegliamo. Può capitare tuttavia che, mentre ci svegliamo, i muscoli non abbiano ancora ripreso la propria attività per cui siamo coscienti ma incapaci di muoverci. In alcuni di questi casi, la combinazione di attività mentale onirica e stato di veglia provoca delle allucinazioni paurose. Responsabile di queste visioni terribili è un'iper-attivazione dell’amigdala, la parte del cervello responsabile dei meccanismi di ansia e paura. Le visioni ipnagogiche possono essere davvero traumatiche, ma non sono pericolose. Durano pochi secondi e possono essere gestite. In proposito, lo psicologo Jorge Conesa Sevilla ha scritto un libro su come affrontarle. Sulla paralisi del sonno lo psicologo Cristopher French e la filmmaker Carla MacKinnon hanno anche realizzato un cortometraggio.

È importante sapere che la paralisi del sonno colpisce più facilmente chi soffre di attacchi di panico e chi è sotto stress. Perciò, per evitare di incorrere in questa esperienza traumatica, la prima cosa da fare è vivere molto più sereni.

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