La straordinaria storia di Robert Ballard, l'uomo che ha fotografato il Titanic in fondo all'oceano

di Simone Fabriziani

30 Giugno 2019

La straordinaria storia di Robert Ballard, l'uomo che ha fotografato il Titanic in fondo all'oceano
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Tutti ricordano con particolare affetto il film "Titanic" del 1997, tra i più alti incassi nella storia del cinema e vero e proprio fenomeno di costume. Forse è stato proprio con il film di James Cameron che la febbre del Titanic è scoppiata in tutto il mondo , eppure in molti non sanno che il relitto del transatlantico inaugurato nel 1912 è stato ritrovato e "fotografato" già nel 1985 dall'oceanografo di fama internazionale Robert Ballard.

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Grande amante delle immersioni subacquee studioso della fauna e flora delle profondità marine, Robert Ballard per anni aveva tentato di localizzare il relitto, o ciò che poteva rimanere, del famoso transatlantico inglese salpato da Southampton nel 1912 e colato a picco nel mese di aprile dello stesso anno; ma non era sicuro della localizzazione precisa dei resti.

Con l'aiuto della tecnologia di Argo, un veicolo comandato a distanza con annessa videocamera che permetteva all'equipaggio di esplorare anche i luoghi più nascosti ed oscuri delle profondità dell'oceano, Ballard è riuscito ad individuare i resti del Titanic a 1600 chilometri al largo delle coste di New York e a 600 chilometri da Terranova.

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Dopo 9 giorni di ricerca in fondo al mare, Ballard e il suo equipaggio riesce a intercettare il relitto del transatlantico alle ore 12.49 del 1 settembre 1985 grazie alla videocamera di Argo che riesce finalmente a visualizzare la prima caldaia della grande nave di lusso affondata nel 1912.

L'anno successivo, Robert Ballard torna a visitare il Titanic con il sommergibile Alvin scattando delle fotografie stupefacenti che hanno poi presto fatto il giro del mondo e hanno fatto nascere lentamente la passione per la tragica storia del transatlantico più celebre della storia dell'umanità.

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Ad oggi il Titanic, come racconta l'oceanografo nel suo libro best-seller "Finding the Titanic", è sepolto con i suoi affascinanti resti a 3800 metri di profondità nell'Oceano Atlantici ma in acque internazionali senza alcuna giurisdizione. Inutile dire che la bellezza delle immagini catturate dall'equipaggio di Ballard ancora oggi ci mettono i brividi.

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